Paolo Albera, sacerdote salesiano, rivolge importanti comunicazioni agli ispettori della Società Salesiana riguardanti la gestione degli istituti e delle attività educative.
Paolo Albera, sacerdote salesiano, rivolge importanti comunicazioni agli ispettori della Società Salesiana riguardanti la gestione degli istituti e delle attività educative.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo si sofferma sul tema dell’accompagnamento comunitario nell’esperienza di Santa Teresa di Gesù a partire di una delle sue opere più conosciute: Il Cammino di perfezione.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo presenta la figura di San Francesco di Sales come maestro di accompagnamento. Dagli scritti del“santo della dolcezza si possono attingere interessanti strategie per accompagnare l’iniziazione alla vita cristiana dei giovani e delle giovani di oggi; trarre ispirazione per aiutare le persone ad incontrarsi con la propria realtà profonda e a discernere l’origine e la finalità di affetti, pensieri, decisioni; infine elaborare itinerari di accompagnamento per progredire nella vita cristiana e nell’accoglienza reciproca in dialogo con la propria cultura.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo si sofferma sul tema dell’accompagnamento nell’esperienza di santa Maria D. Mazzarello, confondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. L’Autrice mette in evidenza il contesto storico-ecclesiale in cui la santa ha formato la sua personalità di educatrice e di sapiente guida dei giovani e di consorelle, e in seguito evidenzia alcuni tratti del suo essere un’esperta accompagnatrice.
L’articolo fa parte di un volume che offre al lettore la possibilità di accostare alla realtà dell’accompagnamento da diversi punti di vista e da differenti approcci disciplinari.
Questo articolo si sofferma a riflettere sull’accompagnamento dei giovani oggi nell’ottica del Sistema preventivo di san Giovanni Bosco.
The road traveled by John Bosco, as child and teenager, in his quest for an education, proved to be a bumpy one, marked by frequent twists and turns and occasionally stalled by unforeseen roadblocks. But despite occasional disheartening setbacks, John’s high hopes in his pursuit of an education would prevail over disconcerting frustrations.
The present study aims, not at any new interpretation, but simply at describing some aspects of the actual circumstances of the origins on the basis of fresh documentation now available. In particular, restricting the field of inquiry, I will focus on the young people who were protagonists in Don Bosco’s work at its origin.
But if Marseilles was so close, why did “Paolino” Albera not come to Turin during those final days of January 1888? Why was he not at Don Bosco’s bedside? How did the death of his spiritual father and mentor impact on him?
In retrospect, one can appreciate why Don Bosco had become so distraught by the message that was played out in his dream (reverie?) during his Roman sojourn of 1884. His old friends, Joseph Buzzelli and Ferdinando Valfre, had demonstrated all too realistically what he could expect when the educational principles of his Sistema Preventivo and the “love environment” he strove so hard to cultivate for 40 years at the Oratory had been allowed to dissipate.
In the first part of his study on the “Bosco-Gastaldi conflict”, Arthur Lenti drew attention to another figure similarly involved in a painful controversy with the Archbishop of Turin, namely Sr. Marie-Louise-Angelique Clarac, foundress of the Sisters of Charity of St. Mary, also known as the Sisters of Charity of Good Counsel.
Mossi dallo Spirito di Dio, i Fondatori di famiglie religiose nella Chiesa si trovano a far fronte a situazioni storiche le più diverse e a volte le più imprevedibili. «Dal punto di vista storico-teologico sono estremamente varie le modalità con cui un Fondatore (o Fondatrice) ha dato origine a un Ordine o a una Congregazione religiosa. Sono pure assai diversi i gradi di coinvolgimento nella vita dell’Istituto da lui fondato».
“If Don Bosco during his student years had one special preference, it was for reading history,” noted Father Alberto Caviglia in his exhaustive study of Don Bosco’s Storia d’ Italia. “In fact, one can say he had a predilection for historical studies”.
Turin’s EXPO ’84 was to become the bittersweet culmination of Don Bosco’s remarkable and varied career as publisher, author, and printer. For almost 40 years he had been active in the cause of the Catholic press and as editor of educational publications.
In Part One of the present installment (Part Four overall), we shall discuss the last two dreams in a similar manner to the first article. Part Two (Five) will deal with the significance of the missionary dreams, with interpretative comments.
Included in the copious documentation that comprises the chronicles and annals of the early history of the Salesian Society in the Salesian archives in Rome, there is a treasure trove of diaries, journals, memoirs, and daybooks which chart the ebb and flow of the early years of the Oratory of Saint Francis of Sales.
Continue reading “Michael Ribotta – “Peter Enria Remembers” in “Journal of Salesian Studies””
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