Questo scritto proposto alla gente di campagna è perfettamente applicabile a qualunque Cristiano educato e colto, e per conseguenza il titolo del medesimo non deve dissuadere
alcuno dalla più attenta lettura.
Questo scritto proposto alla gente di campagna è perfettamente applicabile a qualunque Cristiano educato e colto, e per conseguenza il titolo del medesimo non deve dissuadere
alcuno dalla più attenta lettura.
I tempi difficili, in cui viviamo, le calunnie, con cui i nemici della luce si adoperano per coprir la verità, persuadono la necessità di un catechismo, in cui si esponga la dottrina cattolica sulle rivoluzioni.
Continue reading “Giovanni Bosco – “Introduzione” in “Catechismo cattolico sulle rivoluzioni””
Non istupitevi, cari lettori, se mi chiamo Galantuomo, prima che voi conosciate i miei pregi e le mie virtù; non è superbia; ma unicamente per additarvi sul bel principio che io, se nol sono ancora, desidero ardentemente di diventare galantuomo, e far galantuomini, se potessi, tutti gli uomini del mondo.
Continue reading “Giovanni Bosco – “Introduzione” in “Il Galantuomo. Almanacco nazionale per 1854””
Fra i molti argomenti che dimostrano la santità della Chiesa Cattolica havvi pur questo, che in ogni tempo molti dei suoi membri risplendettero per insigni virtù e per miracoli, e che tutti i suoi figli sono chiamati alla santità.
L’opera di don Bosco mise le prime salde radici nella Torino carloalbertina, capitale del regno sardo, in una stagione che preludeva a radicali mutamenti politico- istituzionali. Una Torino che al fasto, pur misurato, della corte, alle penombre dei salotti aristocratici, al fermento delle piazze commerciali, all’alacrità delle botteghe artigiane e degli opifici, opponeva povertà materiali e miserie morali incalcolabili Continue reading “Rosanna Roccia – “«Spendersi senza risparmio» L’azione salesiana nelle nuove periferie di Torino fra Ottocento e Novecento. I primordi degli oratori maschili del Martinetto, di San Paolo, di Monterosa” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”
Scopo del presente articolo vuol essere quello di pagare un tributo di riconoscenza, a nome della Società Salesiana, per Domenico Franchetti, benemerito della storiografìa di Don Bosco, e di mettere in rilievo le grandi benemerenze che questo pensatore originale, scrittore e apostolo instancabile, si conquistò nei lunghi anni della sua burrascosa vita.
Continue reading “Eugenio Valentini – “Il Can. Domenico Franchetti (1871-1960)” in “Salesianum””
Don Bosco e generalmente anche i suoi prossimi collaboratori hanno cercato di applicare consapevolmente e fedelmente il sistema preventivo nell’educazione. Esso richiede l’assistenza costruttiva ed anche ‘impeditiva’ (preveniente per mezzo di misure impeditive) come pure la ragione(volezza), la pratica religiosa, i rapporti amichevoli e benevoli.
Rievocando le vicende della propria vita nelle Memorie dell’Oratorio Don Bosco esordiva, ormai cinquantenne, dichiarandone la « lezione » che se ne poteva ricavare: quanto metteva per iscritto poteva servire, secondo lui, a far conoscere come Dio aveva « egli stesso guidato ogni cosa in ogni tempo », e come ciò poteva servire « a superare le difficoltà future, prendendo lezione dal passato ».
Continue reading “Pietro Stella – “La diaspora dei Bosco tra ’700 e ’900” in “Salesianum””
Questo saggio intende offrire alcuni risultati di una ricerca personale riguardo al Capitolo Generale ( = CG 1 ) della Società Salesiana, celebrato a Lanzo Torinese nel 1877.
L’articolo si inserisce nell’attuale riflessione sull’Oratorio Salesiano. Partendo dalle sue origini cerca di mostrare come gli inizi dell’opera salesiana abbiano trovato nelle strade e nelle piazze di Torino uno specifico riferimento. Un contesto che ha offerto l’opportunità a don Bosco di apprendere un particolare stile di rapportarsi ai giovani.
Questo testo narra la storia della Cittadella di Valdocco, un complesso edilizio creato da don Bosco per assistere la gioventù bisognosa. Continue reading “Senza autore – La cittadella di Valdocco e le architetture industriali dell’epoca”
I fatti del 1821 rappresentarono, nelle loro riflessioni, la presa di coscienza della necessità di un approccio diverso e più realistico alla situazione politica che, abbandonate aspirazioni velleitarie, favorisse un’azione di consolidamento istituzionale e di graduali riforme e un paziente lavoro di formazione dell’opinione pubblica, sulla linea perseguita da Prospero Balbo.
Don Bosco incominciò il suo apostolato tra i giovani operai, che venivano a Torino a mettersi alla mercè del primo padrone, ossia tra la categoria dei più sfruttati, che per la loro ignoranza e miseria con estrema facilità cadevano vittime della propaganda settaria, del vizio e della delinquenza.
Continue reading “Giuseppe Mattai – “Don Bosco e la questione operaia” in “Salesianum””
Nel febbraio 2015 è stato scoperto un autografo giovanile di don Bosco, mescolato a materiali manoscritti eterogenei giacenti nella biblioteca del Centro Studi Don Bosco (CSDB) dell’Università Pontificia Salesiana.
Intendo illustrare, con l’appoggio di documentazioni archivistiche e testimonianze coeve, alcuni dei fattori che nel decennio preunitario catalizzarono sull’opera educativa e religiosa di don Giovanni Bosco simpatie e favori, anche in campo liberale, permettendole di decollare più rapidamente rispetto ad iniziative analoghe, nonostante l’accusa di conservatorismo e di diffidenza nei confronti dell’unificazione nazionale mossagli da alcuni esponenti del liberalismo radicale e anticlericale polarizzati attorno alla Gazzetta del Popolo di Felice Govean e al periodico satirico-caricaturale Il Fischietto. Continue reading “Aldo Giraudo – “«Il cotanto utile istituto detto oratorio di San Francesco di Sales». Motivi dell’interesse suscitato dall’opera di don Bosco nel decennio preunitario” in “Salesianum””
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.