L’estratto fornisce un’occhiata a un importante colloquio tenuto a Lione nel 1968 e poi a Benediktbeuern, in Germania, nel 1969, incentrato sulla missione salesiana nella Chiesa cattolica.
L’estratto fornisce un’occhiata a un importante colloquio tenuto a Lione nel 1968 e poi a Benediktbeuern, in Germania, nel 1969, incentrato sulla missione salesiana nella Chiesa cattolica.
L’intervento di Michele Pellerey esplora il ruolo della ragione nel processo educativo ispirato da don Bosco, integrandolo con la religione e l’amorevolezza, e affrontando le sfide del laicismo contemporaneo. Nella prima parte, Pellerey analizza le radici storiche del laicismo, evidenziando l’influenza della razionalità logico-analitica emersa nel XVII secolo con Galileo e Cartesio, e sviluppatasi durante l’Illuminismo.
La gioventù nella Repubblica Ceca è lontana dalla religione cristiana e dall’appartenenza ecclesiale, ma è parzialmente aperta ai valori spirituali, anche nella forma cristiana.
Ci domandiamo: Possiamo anche noi educare alla santita’ canonizzata, in questi nostri tempi di laicità sana, e anche di un laicismo belligerante? Sono spagnolo e posso dire che la mia visione del problema si rifa’ ai problemi che oggi vive il mio paese.
In Europa si verificano due tendenze forti nelle nostre società: una continua secolarizzazione con un laicismo politico e dall’altro lato un risveglio religioso con forme diverse (p.e. le giornate mondiali della gioventù ma anche le discussioni sul velo musulmano o la bioetica).
Si presenta i programmi per la formazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice (aspirantato, noviziato, neo-professe) e per le alunne e delle orfane. Continue reading “Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice – Organico. Piano di studi professionali. Formazione personale – formazione alunne”
Questo articolo esplora la possibilità di applicare il Sistema Preventivo, ampiamente adottato nelle scuole, anche nell’ambito militare. Don Bosco, il principale teorico del Sistema Preventivo, affermava che questo metodo è adatto per scuole e istituzioni per minorenni, ma preferiva il Sistema Repressivo per adulti e militari, dove il comando deve essere esercitato con severità e distacco. Questo contrasto solleva domande sulla coerenza delle sue idee, considerando il contesto risorgimentale e pedagogico italiano. Don Bosco, pur avendo una mente pratica e un’approfondita esperienza educativa, non aveva esperienza diretta in ambito militare, il che rendeva difficile per lui proporre riforme in questo campo.
Il metodo educativo di Don Bosco, noto come il “Sistema Preventivo,” si fonda su tre pilastri: ragione, religione e amorevolezza. La ragione è centrale nel suo approccio e può essere considerata sotto tre aspetti: come facoltà intellettuale, come abito o virtù, e come atto, identificabile con la coscienza. Don Bosco intende la ragione come scienza, cioè una conoscenza sistematica e ragionata, e sottolinea l’importanza di una cultura viva e pronta, sebbene il suo metodo non si distingua per una cultura superiore, ma per una cultura popolare e catechistica.
Continue reading “Minimus – “Metodo della ragione” in “Salesianum””
L’orientare, il dirigere questa esuberante popolazione scolastica nei suoi singoli verso le professioni convenienti all’essere sociale, è, nonché un problema, un bisogno e un dovere sociale, che incombe ai dirigenti della vita nazionale.
Messo così nella sua propria luce il piccolo libro, e rimettendo alle postille occasionali le notizie od osservazioni sulla struttura ed economia di esso, mi sembra aperta la via all’esame del contenuto, seguendo appunto le intenzioni dello scrittore.
Il tipo del Besucco è appunto fatto per dimostrare questo assunto o programma: giacché la santità del giovanetto è già costrutta, se anche non giunta all’ultima finitura, nella vita di famiglia e del paese, prima di venire da Don Bosco, dove si trattiene soli cinque mesi, per essere chiamata al compimento del suo amore.
Don Bosco incominciò il suo apostolato tra i giovani operai, che venivano a Torino a mettersi alla mercè del primo padrone, ossia tra la categoria dei più sfruttati, che per la loro ignoranza e miseria con estrema facilità cadevano vittime della propaganda settaria, del vizio e della delinquenza.
Continue reading “Giuseppe Mattai – “Don Bosco e la questione operaia” in “Salesianum””
Fin dagli inizi dell’Oratorio stabilito in Valdocco (1846-47), don Bosco propose ai giovani l’esercizio mensile della buona morte come mezzo ascetico mirato a stimolare – attraverso una visione cristiana della morte – un costante atteggiamento di conversione e di superamento dei limiti personali e assicurare, con una confessione e una comunione ben fatte, le condizioni spirituali e psicologiche favorevoli per un fecondo cammino di vita cristiana e di costruzione delle virtù, in docile cooperazione con l’azione della grazia di Dio.
Scopo delle Scuole Artigiane Femminili e delle Scuole Agrarie Femminili è appunto quello di dare alle giovanette il senso della responsabilità dei loro doveri di fronte alla famiglia e, nello stesso tempo, aprire loro nuove vie; associarle al movimento intellettuale, economico, artistico, industriale, agricolo dei nostri giorni; armarle contro i pericoli e le difficoltà con una soda educazione che abbia per fondamento “ragione e religione”.
Si descrive questa significativa attività sorta all’interno del servizio per la Famiglia della diocesi di Milano con l’intento di offrire agli operatori pastorali uno strumento aggiornato, flessibile e metodologicamente corretto per progettare gli itinerari parrocchiali di preparazione al matrimonio. Continue reading “Alfonso Colzani,Francesca Dossi – “Un sito web per la preparazione al matrimonio” in “Atti del Congresso Internazionale, Roma 20-23 settembre 2018, Vol. 2””
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