María A. Patricia Aguilar Maltez – “Don Bosco en Honduras: su presencia mas alla de las casas salesianas (1956-2003)” in “Percezione della figura di Don Bosco all’esterno dell’Opera salesiana dal 1879 al 1965”

La presencia salesiana en la nación cuenta con 8 comunidades de las hijas de María Auxiliadoras (FMA) y 2 comunidades de los salesianos de don Bosco (SDB), en total 10 casas salesianas, una presencia que parece pequeña considerando la población joven del pais y en comparación de las otras dos naciones: Guatemala cuentas 16 casas salesianas (3 comunidades de las Hijas del Divino Salvador (HDS), 9 comunidades de los SDB y 4 comunidades de las FMA); y El Salvador que cuenta con 23 casas salesianas (8 comunidades de las HDS, 9 comunidades de los SDB y 6 comunidades de las FMA).

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Juan Bottasso – “Don Rua e le missioni dell’Ecuador” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

Più che una cronaca della difficile fondazione delle missioni salesiane in Ecuador, il mio vuole essere un tentativo per contestualizzare questo fatto storico, mettendo in risalto le difficoltà che ne resero laborioso l’inizio, ed i problemi politici che ne frenarono lo sviluppo. Continue reading “Juan Bottasso – “Don Rua e le missioni dell’Ecuador” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Geraldo Adair Da Silva – “Entre os paralelos 15 e 20: a influência de Dom Bosco na construção de Brasília” in “Percezione della figura di Don Bosco all’esterno dell’Opera salesiana dal 1879 al 1965”

Gladys Díaz,Jorge Iván Pérez,Mario Peresson,Mónica Jiménez,Vilma Parra – “Figura de Don Bosco en Colombia” in “Percezione della figura di Don Bosco all’esterno dell’Opera salesiana dal 1879 al 1965”

María Andrea Nicoletti – “Le complicate missioni della Patagonia da Don Bosco a Don Rua: situazione iniziale, sviluppi, bilancio” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

La Patagonia si è costituita come il primo territorio salesiano ad gentes su un duplice versante: su quello amministrativo, sulla base di impegni formali di fronte alle istituzioni civili ed ecclesiastiche (collegio Propaganda Fide, Santa Sede e gli Stati argentino e cileno); e su quello missionario ed educativo, mediante l’elaborazione di un piano di centri missionari in circuiti e reti, che hanno consolidato l’opera salesiana. Continue reading “María Andrea Nicoletti – “Le complicate missioni della Patagonia da Don Bosco a Don Rua: situazione iniziale, sviluppi, bilancio” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Juan Bottasso – “Percezione della figura di Don Bosco fuori dell’Opera salesiana in Ecuador” in “Percezione della figura di Don Bosco all’esterno dell’Opera salesiana dal 1879 al 1965”

I Salesiani si trovano dunque in Ecuador da 127 anni, però la storia della loro presenza è stata alquanto accidentata. Dopo un inizio molto promettente, sopravvenne il trionfo della Rivoluzione liberale che, senza contemplazioni, li espulse tutti dal paese.

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Giuseppe Tuninetti – “Don Rua, i salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice e la chiesa di Torino (1888-1910)” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

Don Michele Rua era torinese di famiglia e di nascita e apparteneva alla Chiesa di Torino da sempre: era stato battezzato l’11 giugno 1837 nella chiesa parrocchiale dei Santi Simone e Giuda (poi parrocchia di S. Gioacchino e dal 1909 anche parrocchia di Maria Ausiliatrice), in Borgo Dora. Continue reading “Giuseppe Tuninetti – “Don Rua, i salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice e la chiesa di Torino (1888-1910)” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Pietro Braido – “Il sistema educativo di Don Bosco in Germania in due volumi recenti” in “Orientamenti pedagogici”

Il sistema educativo di Don Bosco ha suscitato un notevole interesse in Germania, attirando l’attenzione di pedagogisti e studiosi fin dalla sua vita. Questo interesse è testimoniato dalle numerose citazioni e analisi presenti in opere di storia della pedagogia e in vari studi accademici tedeschi. Recentemente, due volumi hanno arricchito ulteriormente la comprensione del pensiero pedagogico di Don Bosco: “Pädagogik der Vorsorge” curato da Kurt Gerhard Fischer e “Pädagogische Visionen und Reflexionen” curato da Franz Pöggeler.

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Reinhold Weinschenk – “Educazione socio-politica: una prospettiva essenziale della pedagogia di Don Bosco” in “Progettare l’educazione oggi con Don Bosco”

La pedagogia di Don Bosco mira a una formazione integrale del giovane, finalizzata a creare “buoni cristiani e onesti cittadini”. Pur centrata sull’educazione religiosa, essa integra nella pratica quotidiana le necessità attuali e soggettive dei giovani, connettendosi così alle sfide contemporanee dell’educazione socio-politica. Questa forma di educazione non si limita alla politica sociale in senso stretto, ma comprende anche le dimensioni sociali e politiche della società, mirando a migliorare le condizioni di vita e promuovere la giustizia sociale.

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Guido Gatti – “Educazione della sessualità e dell’amore” in “Progettare l’educazione oggi con Don Bosco”

Negli ultimi decenni, le trasformazioni radicali nei costumi e nella cultura sessuale, oltre che nelle metodologie educative, richiedono una rilettura dell’eredità pedagogica di Don Bosco per gli educatori salesiani. In passato, un rigido codice morale sostenuto dal consenso sociale si concentrava sull’interdizione dei comportamenti esterni riprovati, mentre oggi prevale una cultura permissiva che vede la sessualità come un’espressione personale o un bisogno fisiologico da esercitare liberamente. Questa nuova situazione presenta sfide e opportunità per l’educatore salesiano, che deve educare i giovani a una gestione umana e cristiana della sessualità e dell’amore.

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Carlo Nanni – “Educazione alla libertà responsabile” in “Progettare l’educazione oggi con Don Bosco”

Questo documento esplora il concetto di libertà nel contesto educativo, con particolare riferimento alla pedagogia salesiana. La libertà è vista come un principio fondamentale, una condizione essenziale e un metodo centrale dell’educazione. Il testo discute come la pedagogia moderna e i movimenti educativi del XX secolo abbiano elevato la libertà a fondamento e obiettivo dell’educazione, affrontando le antinomie tra autorità e libertà, disciplina e spontaneità. La contestazione giovanile degli anni Sessanta ha rivelato la connessione tra autoritarismo sociale e pratiche educative.

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Riccardo Tonelli – “Impostazione della comunità educativa in un contesto pluralista” in “Progettare l’educazione oggi con Don Bosco”

Questo documento discute il cambiamento profondo nelle prospettive educative e pastorali, evidenziando i limiti dei tradizionali processi educativi e pastorali in ambito salesiano. Due principali limitazioni sono individuate: l’individualismo e la settorialità. L’educazione si è concentrata troppo sull’individuo, mentre la socializzazione giovanile era facilitata da istituzioni come la famiglia e la scuola, senza considerarle come luoghi di esperienza collettiva dei valori. La pastorale giovanile ha seguito una prassi simile, con approcci individuali piuttosto che collettivi. Inoltre, l’educazione era spesso settoriale e non integrata con il contesto sociale più ampio.

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Herbert Franta – “Relazioni interpersonali e amorevolezza nella comunità educativa salesiana” in “Progettare l’educazione oggi con Don Bosco”

L’articolo esplora l’importanza della comunicazione interpersonale nell’educazione, sottolineando come la creazione di un’atmosfera positiva sia essenziale per superare le divergenze sociali e promuovere relazioni autentiche.

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Iván Ariel Fresia,María Andrea Nicoletti – “Cartografías de la devoción y repercusiones sociales del proceso de santidad de Don Bosco. Argentina 1929 y 1934” in “Percezione della figura di Don Bosco all’esterno dell’Opera salesiana dal 1879 al 1965”

El proceso de canonización de don Bosco fue extenso. Se abrió en 1890 y culminó el 1 de abril de 1934. Su beatificación en el 1929, resulta emblemática pues se realiza desde un espacio material y simbólico singular para los católicos: el Vaticano, reconocido como Estado dentro de la nación italiana.

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