Una tipologia di professionalità può essere delineata tenendo conto dell’eccellenza in una pratica sociale ritenuta significativa, o indispensabile, nei vari contesti sociali, culturali e lavorativi.
Nel nostro caso di tratta della pratica educativa: una pratica che è segnata sia istituzionalmente, sia socialmente, sia culturalmente. Esistono elementi di qualità che risultano comuni ai vari contesti (scuola, formazione professionale, centri giovanili, oratori, centri sociali e di recupero, …)? Nelle relazioni precedenti sono stati presentati scenari all’interno dei quali sembra evidenziarsi qualcosa che era e che rimane centrale nella pratica educativa salesiana: tramite la presenza costante in mezzo ai giovani, l’educatore, o il gruppo degli educatori, attiva, sostiene e orienta con loro un sistema di relazioni che costituisce la base fondamentale per promuoverne la crescita personale culturale, sociale, professionale. A mio avviso tale sistema di relazioni può essere riletto nella sua qualità valorizzando in termini aggiornati la tradizionale formula ragione-religione-amorevolezza.
Periodo di riferimento: 2015
M Pellerey, La professionalità educativa e la competenza pedagogica, Roma 2015.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)