L’esigenza di avere uno stemma proprio emerge in seguito alla “separazione” dell’Istituto dalla Società Salesiana. Infatti, in una delle sedute del Consiglio generale in data 26 luglio 1905 si prende in considerazione il fatto, e si stabilisce di farlo preparare per poi sottoporlo all’approvazione del Capitolo generale. Nel verbale dell’adunanza si legge: “Si è determinato di presentare al Capitolo Generale un timbro o bollo da adottarsi per tutta la Congregazione”.
Lo stemma è simile a quello dei Salesiani con queste differenze: al posto di S. Francesco di Sales vi è Maria Ausiliatrice e, invece dei rami di palma e di alloro, si trovano il giglio e la rosa. In alto è stata inserita la colomba e in basso, in anni più recenti, anche il profilo del paese di Mornese a ricordo della Confondatrice S. Maria D. Mazzarello. La Superiora generale madre Ersilia Canta nel 1978 dedicò due circolari: n. 619 e n. 620 alla spiegazione dello stemma. In esse è presentato come “simbolo della nostra vita nello Spirito”. Madre Ersilia auspica che tale simbolo non solo ricompaia nei nostri documenti, ma sia impresso nella vita di ogni FMA. Suor Lina Dalcerri, in uno dei suoi contributi sul significato del “monumento vivente”, afferma che lo stemma contiene in sintesi simbolica le linee della spiritualità dell’Istituto delle FMA.
Periodo di riferimento: 1905 – 2002
P. Cavaglià, Lo stemma dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Istituto FMA, Roma, 1984.
Istituzione di riferimento:
Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA)