I salesiani presero in carico il Vicariato di Mendez e Gualaquiza (Ecuador) nel 1893 e, dopo un breve periodo di esplorazione dell’area geografica, furono disposti a intraprendere il loro piano di missione.
Il fatto che abbiano intrapreso questa compagnia dopo l’Argentina, l’Uruguay e il Cile ha avuto la sua importanza, perché in quel modo hanno potuto accumulare l’esperienza nel Cono Meridionale La visione condivisa da tutti quei missionari può essere riassunta in: salvare le anime e portare la civiltà. In questa enunciata frase sono legati teologia e antropologia alla base della sua azione. Tuttavia, il caso concreto degli Shuar (allora chiamati Jívaros) presentò difficoltà così gravi che portarono il visitatore Paolo Albera, nel 1902, a definire le missioni dell’Ecuador come le più difficili del mondo. Gli Shuar, che sono noti per essere guerrieri e vivono ancora nei villaggi, sono sparsi nella giungla, il che ha reso estremamente difficile il contatto con l’intero sistema educativo.
Indice
- La situación
- El método educativo
- La sensación de fracaso
- Un paréntesis histórico
- Buscando una explicación
- Un método alternativo
- El cambio
- Un balance
Periodo de referencia: 1893 – 1920
J. Bottasso, “Los salesianos y la educación de los Shuar 1893-1920. Mirando más allá de los fracasos y los éxitos” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Relazioni generali. Relazioni regionali: Europa-Africa”. Atti del 4° Convegno internazionale di storia dell’Opera salesiana, Ciudad de México, 12-18 febbraio 2006, vol. 2, a cura di Jesús Graciliano González, Grazia Loparco, Francesco Motto, Stanislaw Zimniak, LAS, Roma 2007 (Studi, 2), 237-249.
Institución de referencia:
Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA)