La Divina Provvidenza per tratto particolare di sua bontà dispose, che l’umile nostra Congregazione in brevissimo lasso di tempo prendesse uno sviluppo tale che sembra
tenere del prodigioso. Eccoci pertanto noi, figli di D. Bosco, sparsi ormai su tutta la faccia della terra. Smisurate distanze ci separano gli uni dagli altri; lavoriamo in paesi quanto mai differenti d’indole e di costumi; tanti e svariatissimi sono i ministeri a cui noi siamo occupati. Ben lungi dal potere sperare di ritrovarci tutti insieme riuniti sulla terra, neppure più ci è dato di tutti conoscerci personalmente.
Ma, sia lode a Dio! Questa separazione, queste immense distanze, queste diversità d’occupazioni non ci furono finora d’impedimento a tenerci uniti di spirito; sebbene così dispersi, noi formiamo una sola grande famiglia, di cui sono comuni le gioie ed i dolori. Ci tiene tutti stretti e compatti quella Santa Regola che ricevemmo in retaggio del nostro amatissimo Fondatore e Padre Don Bosco, ma specialmente ci lega fra di noi la carità Gesù Cristo. Se l’affetto che io porto ai miei figli, non fa velo alla mia mente, mi pare che, secondo l’espressione di San Paolo, i Salesiani siano veramente idipsum incicern sentientes, cioè aventi gli stessi sentimenti l’uno per l’altro (Rom. XII, 16).
Periodo di riferimento: 1896
M. Rua, Disastro Brasileno. Avvisi vari e consigli, in Letture circolari di Don Michele Rua ai salesiani, Direzione generale delle opere salesiane, Torino 1965, 140-151.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB