Perché Don Bosco intitolò a S. Francesco di Sales le sue più importanti istituzioni miranti all’educazione della gioventù maschile? Comporta tale fatto una serie di attinenze spirituali tra i Salesiani di Don Bosco e il santo vescovo di Ginevra? La risposta in sostanza appagante relativa alla scelta è sempre stata quella fornita da Don Bosco stesso nelle sue Memorie dell’Oratorio: «1) perché la Marchesa di Barolo aveva in animo di fondare una Congregazione di preti sotto questo titolo, e con questa intenzione aveva fatto eseguire il dipinto di questo Santo che tuttora si rimira all’entrata del medesimo locale; 2) perché la parte di quel nostro ministero esigendo grande calma e mansuetudine, ci eravamo messi sotto la protezione di questo Santo, affinché ci ottenesse da Dio la grazia di poterlo imitare nella sua straordinaria mansuetudine e nel guadagno delle anime. Altra ragione era quella di metterci sotto la protezione di questo Santo affinché ci aiutasse dal cielo ad imitarlo nel combattere gli errori contro alla religione, specialmente il protestantesimo, che cominciava insidioso ad insinuarsi nei nostri paesi, e segnatamente nella città di Torino». Non mancarono tuttavia antecedenti importanti sui quali non conviene sorvolare. Il più importante è costituito da uno dei propositi che Don Bosco prese prima del sacerdozio e che affidò a un quadernetto tuttora esistente: «La carità e la dolcezza di S. Francesco di Sales — scrisse Don Bosco — mi guidino in ogni cosa». Incontro fortuito o identità spirituale? Da quanto abbiamo detto risulta evidente che nel primo ’800 l ’incontro con Carlo Borromeo e Francesco di Sales era obbligato per ogni seminarista, perciò anche per Don Bosco. Identità spirituale? Direi meglio: affinità, congenialità e devozione al Santo intercessore nell’ambito della religiosità tridentina. Tutto ciò non esclude il fatto che ci sia stata una virtuale apertura verso una spiritualità più specifica organizzata e vissuta secondo gl’insegnamenti del Santo modello e maestro.
INDICE:
1. Alcune constatazioni preliminari
2. S. Francesco di Sales: Santo popolare e Santo nazionale in Piemonte?
3. Francesco di Sales modello del clero
4. Francesco di Sales modello di dolcezza e di zelo pastorale nell’800
5. Il Santo Patrono nella mentalità popolare giovanile
6 . Don Bosco, gli scritti e la dottrina di Francesco di Sales
7. Francesco di Sales da Santo Patrono dei pastori a Santo Patrono degli educatori
8 . Conclusione
Periodo di riferimento: 1841 – 1888
P. Stella, Don Bosco e S. Francesco di Sales: incontro fortuito o identità spirituale?, in San Francesco di Sales e i salesiani di don Bosco, a cura di J. Picca e J. Strus, LAS, Roma 1986, 139-159.
Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco