L’Associazione dei Cooperatori Salesiani, sorta nel 1876, ad appena due anni dall’approvazione delle Costituzioni della Società salesiana, è l’ultimo gruppo associativo fondato da don Bosco. Come per l’ADMA non chiese alla Santa Sede un’approvazione canonica, formale, dell’Associazione; ai fini dell’Associazione dei Cooperatori Salesiani ritenne sufficiente un riconoscimento morale tramite la concessione delle indulgenze da parte del papa e le commendatizie favorevoli di alcuni vescovi. Pubblichiamo anzitutto il testo Unione Cristiana, dato alle stampe da don Bosco all’ inizio del 1874, prima ancora che la Società salesiana fosse approvata il 3 aprile (n. 49). Segue un secondo testo sotto il nuovo titolo Associazione di Opere Buone, stampato nel 1875, più sviluppato rispetto al precedente e che soprattutto porta un nuovo paragrafo con la presentazione della Società salesiana (n. 50). Le varianti sembrano attribuibili alla mano stessa di don Bosco. Nel 1876 ad Albenga prima e poi a Sampierdarena-Torino vide la luce lo stampato Cooperatori Salesiani, ossia un modo pratico di giovare al buon costume ed alla civile società (n. 51). Nello stesso anno a Genova-Sampiedarena (OE XXVIII, 365-374), a Nizza Marittima, a Buenos Aires apparvero edizioni ampliate con qualche modifica ed una serie di testi complementari: una introduzione di don Bosco del 12 luglio 1876, una supplica a Pio IX del 4 marzo 1876, il breve di Pio IX in data 9 maggio 1876 e una lista di indulgenze. “La pia associazione dei Cooperatori” fu in effetti ufficialmente approvata per la propria arcidiocesi dall’arcivescovo di Genova Salvatore Magnasco solo il 15 dicembre 1877, dopo un’ulteriore edizione di quell’anno, per la quale l’arcivescovo di Torino reagì con molta veemenza. A tali tre testi regolamentari vengono qui aggiunte due circolari ai Cooperatori Salesiani apparse sul Bollettino Salesiano: una nel numero di gennaio del 1879 (n. 52) e una del gennaio del 1888 (n. 53). In esse don Bosco li informava in modo molto familiare circa le opere avviate nell’anno precedente e quelle che si pensava di aprire nell’anno in corso, grazie al loro aiuto spirituale ed economico. Non nascondeva loro difficoltà ed insuccessi e li stimolava a continuare nella loro generosità. Gli scarni Regolamenti qui editi e le due semplici circolari “di contorno” non rendono pienamente ragione dell’identità, dell’azione e del valore del cooperatore salesiano. Conferenze, discorsi ed avvenimenti, soprattutto dell’ultimo decennio di vita di don Bosco, ne hanno arricchito la figura, di cui si trova qualche tratto anche nella terza sezione del volume. Ma una storia completa ed esaustiva dell’Associazione dei Cooperatori Salesiani, che per altro ha una preistoria piuttosto complessa, attende ancora di essere scritta.
Periodo di riferimento: 1874 – 1888
Istituto Storico Salesiano, Fonti salesiane 1: Don Bosco e la sua opera. Raccolta antologica, Roma, LAS, 2014, 163-188.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano