L’autore annuncia che l’agente delle imposte nell’Ottobre scorso mandò un avviso di tassazione all’Oratorio Salesiano, in cui gli dà carico di tanti redditi presunti, non solo di esso Oratorio, ma delle altre Case d’Italia. Il Rettor Maggiore elenca alcuni punti molto importanti:
- L’Oratorio Salesiano giuridicamente non esiste, non essendo riconosciuto come ente morale, e però, come non può possedere, né ereditare, così non può essere colpito da alcuna imposta.
- L’Oratorio non è un’associazione imponibile, cioè non è di quelle associazioni che, avendo uno scopo benefico, intellettuale, filantropico, tuttavia sono sotto certi aspetti soggette all’imposta di Ricchezza Mobile.
- L’Autonomia di ciascun Istituto Salesiano, negando cioè che l’Oratorio Salesiano di Torino comprenda tutti gli Istituti indicati nell’avviso dell’Agente delle Tasse, e che essi abbiano qui una sede centrale, come dovrebbero avere per legittimare l’accentramento di tutti i loro redditi in Torino.
- La Commissione Comunale di Torino, che deve giudicare sopra l’accentramento fatto dall’Agente, è incompetente, trovandosi gli stabilimenti accennati dall’Agente quasi tutti fuori di Torino, però fuori della giurisdizione di questa Commissione.
Periodo di riferimento: 1891
M. Rua, “Imposte e ricorso presentato”, in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani”, Direzione generale delle opere salesiane, Torino 1965, 75-78.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB