Rivolgendosi sempre ai suoi confratelli, Michele Rua fa alcune raccomandazioni riguardanti la visita alle Case. In varie Case si procede con leggerezza nelle pratiche di pietà: con facilità si dispensa la meditazione, la lettura spirituale, la lettura in refettorio; in altre non si fa quasi mai la preghiera stabilita prima e dopo i pasti; in altre si trascura molto facilmente l’esercizio mensile della buona morte o se ne compiono le pratiche molto imperfettamente; in altre poi non si fa quasi nessuna conferenza ai confratelli, come pure si trascurano molto facilmente i rendiconti. È importante la cura che i Direttori si prendono dei chierici. In alcuni collegi è molto trascurata la scuola di teologia e di sacre cerimonie, ed i chierici sono lasciati liberi d’andar dove credono per occuparsi dei loro studi. C’è necessità di insistere affinchè le scuole suddette si facciano con regolarità e si dia tutta l’importanza che si meritano.
Si raccomanda anche di fare qualche visita alla Casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, specialmente quelle Case che non hanno ispettrice particolare e che si trovano piuttosto lontane dalla loro Casa-madre e non possono avere, se non molto raramente, la visita delle loro Superiore. Nelle visite richieste bisogna mettete in pratica le norme prescritte nel capo VI della Distinzione I delle Deliberazioni, osservare quali difficoltà incontrino nel disimpegno dei loro doveri, nelle relazioni che devono avere con le autorità civili ed ecclesiastiche, ed aiutandole a superarle con dei consigli, riferendosi però sempre al Rettor Maggiore, o ai membri del Capitolo Superiore, a cui possono riferirsi le difficoltà stesse secondo la loro natura, ed anche alla Madre Generale od alle Superiore del loro Capitolo nelle cose che le riguardano.
Periodo di riferimento: 1891
M. Rua, “Norme all’ispettore per la visita delle Case”, in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai Salesiani” Direzione generale delle opere salesiane, Torino 1965, 71-74.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB