Eretta la chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino-Valdocco nel 1868, don Bosco la consacrò con un intero ciclo di festeggiamenti, reso di dominio pubblico attraverso un apposito opuscoletto. Della nuova chiesa intese subito farne un centro attrattivo di preghiere, grazie e oblazioni attraverso un secondo voluminoso opuscolo. Non ancora soddisfatto, volle anche dare stabilità al culto e in genere alla devozione mariana sotto il titolo di Maria Ausiliatrice con un’associazione di laici che ne portasse il nome. Ne tracciò lui stesso le origini in un terzo fascicolo, dove rievocava la storia secolare del titolo di Ausiliatrice, presentava la devozione a tale titolo a Monaco e a Torino e aggiungeva una lunga serie di preghiere e di pratiche, con relative indulgenze. Non mancò di inserirvi i documenti relativi all’approvazione dell’associazione, quelli che qui ripresentiamo: il breve papale di concessione decennale delle indulgenze alla nascente associazione (n. 41), la supplica e approvazione canonica arcidiocesana degli Statuti (n. 42), il Regolamento (n. 43). Successivamente (1870) ottenne da Pio IX che l’associazione venisse eretta in arciconfraternita con la facoltà di aggregare consimili associazioni già esistenti o da erigersi nell’arcidiocesi torinese; facoltà estesa poi dallo stesso papa nel 1877 a tutte le diocesi del Piemonte (e nel 1896, all’epoca di don Rua rettor maggiore, a tutte le diocesi del mondo da papa Leone XIII). Per una rapida conoscenza dell’associazione, della sua storia ed anche della sua realtà attuale, ivi compresi interventi di alcuni rettori maggiori, si rimanda al n. 3 dei Quaderni di Maria Ausiliatricee alle già citate ampie biografie di don Bosco.
Periodo di riferimento: 1869
Istituto Storico Salesiano, Fonti salesiane 1: Don Bosco e la sua opera. Raccolta antologica, Roma, LAS 2014, 141-150.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano