Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data:1877. Il dettagliato Regolamento dell’Oratorio di Valdocco consta di tre parti, 29 brevi capitoli e circa 270 articoli, in cui si descrive l’organizzazione e le incombenze delle 12 cariche – ricoperte da una o più persone –responsabili dell’andamento dell’opera. In occasione della sua edizione a stampa, nel mese di ottobre del 1877, si accennava, nelle pagine del “Bollettino Salesiano”, all’origine, alla modalità di composizione, come pure alle principali caratteristiche del documento stesso: “Si ritenga però che il Regolamento di questi Oratori non è altro che una raccolta di osservazioni, precetti e massime che parecchi anni di studio e di esperienza (1841-1855) hanno suggerito. Si fecero viaggi, si visitarono collegi, istituti penitenziari, ricoveri di carità, di mendicità, si studiarono le loro costituzioni, si tennero conferenze con i più accreditati educatori. Tutto si raccolse e si fece tesoro di quanto pareva giovare allo scopo”. Al di là del contesto e delle eventuali fonti di ispirazione, va messo pure in risalto l’interesse del documento stesso, che “rispecchia almeno in parte quella che è stata l’abituale pratica di don Bosco compilatore di regolamenti o di statuti mai considerati codici fondamentali, ma piuttosto il condensato delle esperienze vissute negli sviluppi e nelle graduali strutturazioni delle istituzioni. Il suo oratorio non era stato originato dal regolamento, l’aveva preceduto di più anni; perciò, l’utilizzazione di regolamenti precedenti non poteva non risentire delle sperimentazioni in esso spontaneamente condotte”.
Periodo di riferimento: 1877
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano