Ogni riflessione pedagogica e pastorale in riferimento alla realtà della Chiesa esige in prima istanza un chiarimento sul significato o significati del termine Chiesa. Dal punto di vista che qui interessa, va segnalato anzitutto l’uso molto improprio, ma tanto frequente, di riferirsi con la parola Chiesa a elementi o livelli parziali della Chiesa stessa, come per esempio: il Papa, i vescovi, la curia romana, i documenti del magistero, e simili.
In un senso teologicamente più esatto e pastoralmente più fecondo si parla di Chiesa invece per indicare, nella varietà delle sue realizzazioni, la comunità credente in Cristo, nella totalità delle sue componenti e nella varietà delle sue funzioni, carismi e ministeri che lo Spirito vi suscita.
Così intesa, la realtà della Chiesa si esprime e si realizza a diversi livelli d’incarnazione storica: come Chiesa universale, come Chiesa particolare in una regione o nazione (per esempio: la Chiesa latinoamericana, la Chiesa spagnola), come Chiesa locale presieduta dal vescovo (diocesi) e come articolazione all’interno delle chiese locali, soprattutto nelle forme delle parrocchie o chiese presbiterali.
Altre espressioni intermedie della realtà ecclesiale (come per esempio: gli istituti religiosi, le associazioni e movimenti, i diversi gruppi e comunità) sono legittime incarnazioni della Chiesa, ma sempre in riferimento di appartenenza e di comunione coi livelli fondamentali sopra indicati.
Indice:
- 1. Unità e pluralità di significato del termine «Chiesa»
- 2. Incidenza pastorale-educativa della Chiesa
- 3. La svolta del Vaticano II
- 4. Per un’esperienza di Chiesa pastoralmente e pedagogicamente significativa
- 5. Interiorizzazione e maturazione del senso della Chiesa
- 6. Una Chiesa da costruire
Periodo di riferimento: 1984
E. Alberich, “Chiesa” in J. Vecchi-J. M. Prellezo (Edd.), Progetto Educativo Pastorale. Elementi modulari, LAS, Roma, 1984, 430-440.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS