Nel maggio 1868 don Bosco fu invitato dal vescovo di Alba, l’amico Eugenio Galletti, a tenere il panegirico di san Filippo Neri al clero della sua diocesi. Egli compose con molta cura il discorso, concentrando l’attenzione sullo zelo apostolico e sul metodo pastorale di Filippo.
Evidenziò soprattutto l’impegno formativo del Santo a vantaggio dei fanciulli poveri e abbandonati, con applicazioni concrete per gli uditori, esortati a seguirne l’esempio. Il discorso contiene tematiche educative e pastorali care a don Bosco. A molti è sembrato quasi un’illustrazione autobiografica della propria missione e del sistema preventivo. L’edizione critica è fatta a partire dalla bella copia di Giovanni Bonetti, corretta da don Bosco (cf MB IX, 213-221), confrontata con la minuta autografa originale. L’analisi critica dei manoscritti e delle varianti ha permesso all’editore di ricostruire le fasi del lavoro di composizione e rifinitura del testo. Così si sono potute recuperate sette pagine di testo della minuta originale, eliminate da don Bosco in fase di revisione, ma particolarmente significative per documentare la sua sensibilità e le sue visioni, che vengono riportate in Appendice.
INDICE
- I. INTRODUZIONE
- L’invito di mons. Galletti vescovo di Alba
- Don Bosco e san Filippo Neri
- Temi emergenti nel panegirico
- II. EDIZIONE CRITICA DEL DOCUMENTO
- Descrizione
- Datazione
- Struttura e contenuto
- Criteri di edizione
- Abbreviazioni nell’apparato critico
- Altre abbreviazioni e sigle
- III. TESTO
- APPENDICE I
- APPENDICE II
Periodo di riferimento: 1868
A. Giraudo, “Il panegirico di don Bosco in onore di san Filippo Neri (1868)” in «Ricerche Storiche Salesiane», 34 (2015), 64, 63-107.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano