L’autonomia giuridica delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) fu sancita nel 1906, al culmine di un processo avviato per disposizione della Santa Sede.
L’aggregazione dell’Istituto alla Società salesiana, pur ritenuta anomala dal punto di vista normativo, non era stata fino ad allora apertamente censurata, ma nel 1900 la costituzione apostolica “Conditae a Christo“, con l’integrazione delle “Normae” applicative del 1901, aveva messo un punto fermo per il riconoscimento delle congregazioni religiose e, come corollario, sul tema della dipendenza di un istituto femminile da uno maschile.
Subito dopo l ’attenzione della Santa Sede cadde sulle FMA, così le ingiunzioni successive provocarono la modifica degli equilibri originari tra i due istituti, mentre don Rua indicava le FMA al pubblico del “Bollettino Salesiano” come “l’altro ramo dell’albero salesiano”.
Indice:
- Introduzione
- La situazione delle Congregazioni religiose femminili e le direttive della Santa Sede
- La situazione vigente delle FMA: l’aggregazione alla Società salesiana
- I fatti nella percezione dei protagonisti
- Il cambiamento inevitabile ed immediato: 1906-1908
- Alcuni esiti
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1866 – 1908
G. Loparco, “L’autonomia delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel quadro delle nuove disposizioni canoniche” in «Ricerche Storiche Salesiane» 30 (2011) 57, 313-348.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano