Sembra utile offrire agli studiosi di storia dell’Italia unita i dati relativi ai Salesiani all’estero e alle loro opere.
Allo stato attuale delle ricerche, lo possiamo però fare entro due precisi limiti.
Anzitutto quello geografico, vale a dire riferendoci ai continenti extraeuropei, anche se centinaia di salesiani italiani sono stati inviati in paesi europei, specialmente al momento dell’insediamento e nei primissimi anni dell’Opera salesiana locale.
In secondo luogo il limite cronologico, vale a dire il periodo in cui la quasi totalità dei missionari era di origine italiana, e dunque l’italianità (si potrebbe quasi dire la piemontesità) della loro azione era un dato culturale per così dire congenito, e non solo un dato dovuto a precise disposizioni della leadership italiana della società salesiana dell’epoca.
Tale lasso di tempo può essere considerato il primo cinquantennio delle missioni (1925), occasione questa, fra l’altro, in cui si avviò una forte ripresa missionaria con la nascita, nel solo decennio 1923-1933, di ben 10 istituti di aspiranti missionari, di cui uno in Spagna e uno in Inghilterra.
Indice:
- INTRODUZIONE
- Missiones ad gentes SDB e FMA
- Opere SDB di educazione maschile ed Opere FMA di educazione femminile in America
- Esportazione e diffusione di italianità
- Il caso Argentina
Periodo di riferimento: 1875 – 1925
F. Motto-M. A. Nicoletti (Edd.), “Salesiani ambasciatori di italianità all’estero. Quadri statistici delle opere missionarie salesiane nel 1925″, in «Ricerche Storiche Salesiane» 29 (2010) 56, 287-335.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano