Nella prima parte degli anni Ottanta del secolo XIX è sentita più volte la necessità di affrontare il delicato tema dei “castighi”. In queste coordinate trova punti di riferimento il testo del primo scritto riportato a continuazione: la celebre lettera da Roma del 1884 indirizzata alla comunità salesiana di Torino-Valdocco. In una circostanza analoga a quella accennata nei paragrafi precedenti, furono scritte diverse lettere da don Bosco, nel 1885. Dall’America Latina erano arrivate a Torino-Valdocco informazioni poco soddisfacenti sui metodi educativi seguiti in alcune case salesiane dell’Argentina, in contrasto con la familiarità e bontà proprie del sistema educativo salesiano. Venuto a conoscenza della situazione, don Bosco interviene personalmente e scrive con schiettezza: “Il Sistema preventivo sia proprio di noi”. Oltre il testo della redazione più estesa della lettera del 10 maggio 1884, si riportano in seguito tre scritti indirizzati, nel 1885, a autorevoli missionari salesiani: Giovanni Cagliero, Giacomo Costamagna e don Domenico Tomatis. Don Bosco vi esprime paterni e vivaci richiami a mettere in pratica la pedagogia della carità, la pazienza e la dolcezza. Con altre parole: ad assumere i principali tratti dello “Spirito Salesiano” che egli si propone “introdurre nelle case di America”. L’impegno del fondatore della Congregazione salesiana non risultò vano. Indice: 154. Lettera a monsignor Giovanni Cagliero……………. 452 155. Lettera a don Giacomo Costamagna……………….. 453 156. Lettera a don Domenico Tomatis…………………….. 455
Periodo di riferimento: 1885
Istituto Storico Salesiano, Fonti salesiane 1: Don Bosco e la sua opera. Raccolta antologica, Roma, LAS 2014, 444-451.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano