«A Dio profondamente grata / della sua conversione alla fede romana / per tema che il popolo di Roma / dall’ignoranza e dalla licenza traviato / perdesse la fede / a scopo d’istruzione e di sollazzo / Francesca C. Clemson anglosassone / quest’aula innalzò / MCMVIII». L’epigrafe non è più visibile al pubblico, ma indicava quella che oggi è la sala cinematografica Greenwich a Roma-Testaccio, della cui ideazione, progettazione e costruzione l’autrice ricostruisce la storia.
Una storia che risale ai primordi del ‘900, in concomitanza con la nuova chiesa di s. Maria Liberatrice, affidata ai salesiani.
Periodo di riferimento: 1908
M. F. Mellano, La sala Clemson a Roma-Testaccio (1908), in «Ricerche storiche salesiane», 20 (2001), 38, 111-117.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano