La lettera del Rettore Maggiore, Don Juan Edmundo Vecchi, ci invita a riflettere sulla vocazione alla santità, che è al centro della missione salesiana. Ci esorta ad accogliere la grazia che la Chiesa ci offre, ispirandoci a figure come il coadiutore salesiano Artemide Zatti, il cui cammino di vita ci stimola a rinnovare l’impegno pastorale e a vivere con generosità la nostra vocazione. In Zatti vediamo incarnati i tratti fondamentali della chiamata salesiana: il desiderio di essere con Don Bosco, la consacrazione totale espressa nella missione comunitaria e nell’amore fraterno, e lo sviluppo continuo della propria preparazione professionale per il bene. La sua Beatificazione ci ricorda l’importanza della dimensione spirituale della nostra esistenza, che si traduce in una carità profetica, capace di affrontare il male con una scelta radicale di amore. Oggi, più che fondare nuove istituzioni, siamo chiamati a rivedere il messaggio che la nostra vita trasmette come Vangelo vivente. Infine, Don Vecchi sottolinea il ruolo centrale di Maria Ausiliatrice nella vita di Artemide Zatti, che lo ha sostenuto nella fede e nella carità. Con lo stesso spirito, siamo invitati a lasciare che Maria ci guidi nel nostro cammino di santità, per il bene dei giovani a cui siamo inviati.
INDICE
- Il tassello che mancava
- I coadiutori di Don Bosco
- Profilo biografico vocazionale di Artemide Zatti
- Il messaggio di Artemide Zatti: prospettive per l’oggi
- Pastorale vocazionale: invito ad un impegno straordinario
- Conclusione: la nostra vocazione alla santità
Periodo di riferimento: 2001
J. E. Vecchi, Beatificazione del Coad. Artemide Zatti: una novità dirompente, in «Atti del Consiglio generale», 82 (2001), 376, 3-57.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB