Il presente articolo approfondisce le azioni condotte da Don Bosco tra il 1864 ed il 1868 narrate tramite un epistolario, tra queste vi è la raccolta di fondi per la costruzione della chiesa di Maria Ausiliatrice.
Il santuario di Maria Ausiliatrice a Torino non ha avuto un’origine basata su un evento straordinario come un’apparizione o un miracolo di guarigione, ma è nato dalla devozione, dall’intuizione e dalla determinazione di un sacerdote educatore e fondatore religioso, che comprendeva l’importanza di Maria Ausiliatrice per la Chiesa in tempi difficili e per la vita spirituale dei giovani. Questo sacerdote, Don Bosco, ha affrontato le enormi spese di costruzione con tenacia, intraprendenza e abilità di coinvolgimento, raccogliendo fondi da varie città italiane attraverso iniziative come letture cattoliche, lotterie e raccolte di offerte. I lavori di costruzione sono iniziati nel 1864, con donazioni significative come il trasporto gratuito di pietre dalle ferrovie e il coinvolgimento di benefattori come il cavaliere Federico Oreglia di S. Stefano. Don Bosco ha anche fatto appello a singoli sacerdoti, chiedendo loro se avessero disponibilità finanziarie per contribuire alla costruzione della chiesa.
INDICE:
- Per la chiesa di Maria Ausiliatrice (1863-1868)
- L’insistente elemosinare e le “grazie” di supporto
- Frammenti di “quotidiano” in lettere “familiari”
- Fede operante nella carità
Periodo di riferimento: 1864 – 1868
P. Braido, Le opere e i giorni di don Bosco nell’Epistolario 1864-1868. Parte seconda, in «Ricerche storiche salesiane», 17 (1998), 32, 7-32.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano