L’educazione cristiana della gioventù in opere popolari di marcato carattere missionario come gli Oratori delle periferie torinesi, frequentati da ragazzi in gran parte abbandonati e incolti, richiedeva percorsi adeguati al passo di ciascuno, graduali. Il “Giovane provveduto” offriva una proposta completa, ma essenziale, adatta a tutti. A partire da essa, don Bosco avviava percorsi personalizzati più consistenti per i giovani capaci di maggiore impegno morale e ascetico. Memore di feconde esperienze giovanili, come la Societa dell’Allegria, si preoccupò di promuovere tra gli allievi dell’Oratorio l’organizzazione di compagnie religiose e di libere associazioni amicali con più marcata finalità spirituale e apostolica, per favorire tra ragazzi sensibili e ben disposti lo sviluppo di un vissuto cristiano integrale e virtuoso, e orientarli a operare come lievito nella comunità giovanile. La fondazione della Compagnia di san Luigi Gonzaga (12 aprile 1847) è frutto del cammino di consolidamento dell’Oratorio festivo e testimonia il passaggio a un programma formativo più organico, mirato a “dare eccitamento alla pietà con qualche pratica stabile e uniforme”, e a stimolare i soci a “dare buon esempio in chiesa e fuori chiesa; evitare i cattivi discorsi e frequentare i santi sacramenti”. La Compagnia dell’Immacolata, sorta per iniziativa di Domenico Savio e dei suoi amici nel giugno 1856, rappresenta un’ulteriore evoluzione della proposta spirituale di don Bosco. Era costituita da un gruppo eletto di giovani studenti orientati alla vocazione sacerdotale e decisamente protesi verso la perfezione cristiana e l’azione apostolica tra i compagni. La sempre più chiara presa di coscienza della centralità dell’Eucaristia come alimento della vita interiore ispirò la fondazione della Compagnia del santissimo Sacramento (1858). Più tardi sorse la Compagnia di san Giuseppe (1859) per alimentare la devozione e l’impegno spirituale tra gli artigiani e i giovani operai e promuovere le vocazioni laicali salesiane. In questi cenacoli spirituali, vere “scuole di fede operante nella carità”, si forgiarono i migliori discepoli di don Bosco. Dai regolamenti delle Compagnie di san Luigi Gonzaga, dell’Immacolata e del santissimo Sacramento, che qui trascriviamo, è possibile constatare la qualità morale e spirituale del metodo educativo di don Bosco e il clima di fervore che egli sapeva infondere tra i giovani.
206. Compagnia di san Luigi Gonzaga (12 aprile 1847) (p. 699)
207. Compagnia dell’Immacolata Concezione (p. 700)
208. Compagnia del santissimo Sacramento (1857) (p. 704)
Periodo di riferimento: 1847 – 1857
Istituto Storico Salesiano, Fonti salesiane 1: Don Bosco e la sua opera. Raccolta antologica, Roma, LAS 2014, 6985-705.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano