La “cronachetta” di Cesare Chiala conservata nell’ASC contiene cinque discorsi di “buona notte” tenuti da don Bosco alla comunità giovanile di Torino-Valdocco tra il 30 maggio e il 6 agosto 1862. Tre di essi sono racconti di esperienze personali recenti, che il santo presenta ai giovani con intenti edificanti e didascalici. Le altre due invece rivestono un’importanza particolare come documento della sensibilità dei cattolici in quella situazione storica ed espressione di una mentalità e di una percezione. Si tratta dell’apologo o similitudine delle due colonne e del sogno del “cavallo rufo”. Rivelano la visione ecclesiologica di don Bosco in quelle particolari contingenze.
Di questa cronaca viene offerta l’edizione critica e il confronto con alcuni testi paralleli. L’edizione critica è preceduta dalla contestualizzazione storica e dal profilo dell’autore, che in quel momento non era ancora salesiano, ma impiegato nelle Regie Poste e collaboratore di don Bosco nella redazione delle “Letture cattoliche” e nella catechesi domenicale agli oratoriani.
Periodo di riferimento: 1862
Aldo Giraudo, Il “sogno” delle due colonne e altre buone notti di don Bosco nella cronaca di Cesare Chiala (1862), in “Ricerche Storiche Salesiane” 39 (2020) 105-137.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano