Il relatore confronta le visioni di Gian Mario Bravo su Don Giuseppe Cottolengo e Don Giovanni Bosco con un’analisi critica. Bravo liquida brevemente l’opera di entrambi i sacerdoti, sostenendo che la loro carità cristiana e paternalismo limitavano il progresso sociale e intellettuale della società piemontese. Tuttavia, il relatore argomenta che Don Bosco, sebbene non avesse affrontato direttamente il problema delle classi in trasformazione o dell’organizzazione di una lotta di classe, ha svolto un ruolo significativo nella modernizzazione del paese. Le istituzioni salesiane, secondo lo storico laico Bairati, sono diventate luoghi di passaggio e inculturazione per i giovani provenienti dalla campagna verso la città industriale emergente, contribuendo così alla trasformazione culturale e sociale del periodo. Il relatore conclude che la concezione del lavoro e l’azione di Don Bosco devono essere collocate in questo contesto complesso.
Periodo di riferimento: 1815 – 1988
S. Tramontin, “Don Bosco e il mondo del lavoro” in “Don Bosco nella storia”, a cura di Mario Midali, LAS, Roma 1990, 237-256.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)