Il testo analizza la complessa relazione tra la Chiesa e il mondo nel corso dei secoli, evidenziando le diverse fasi storiche e i cambiamenti avvenuti. Si passa dall’epoca dei martiri, in cui il Vangelo esercita una carica rivoluzionaria, all’età costantiniana, caratterizzata dalla confusione dei poteri e dall’identificazione di Chiesa e Impero. Successivamente, nel Sei-Settecento, prende avvio il processo di secolarizzazione, accentuato dall’Illuminismo, dalla Rivoluzione francese e dal Risorgimento. Nel periodo moderno e contemporaneo, si registra una tendenza ostile alla Rivelazione, culminando nell’ateismo sociale. Il testo menziona anche il ruolo di alcuni pensatori, come Jacques Maritain, nel contesto delle idee dell’epoca. Successivamente, si analizza la lettura che don Bosco fa di queste questioni nella sua “Storia Ecclesiastica”. L’autore osserva come don Bosco, sebbene fosse un fedelissimo del pontificato romano e assertore dell’intransigenza papale, riuscisse a mediare tra il governo e la Santa Sede, garantendo approvazioni importanti per le sue iniziative, come la creazione dei Salesiani. Infine, si discute la pubblicazione della “Storia Ecclesiastica” di don Bosco nel 1845, evidenziando i suoi pregi e difetti, nonché le revisioni successive apportate dall’autore stesso e da altri collaboratori.
Periodo di riferimento: 1700 – 1888
F. Molinari, “Chiesa e mondo nella «storia ecclesiastica» di Don Bosco” in “Don Bosco nella storia“, a cura di Mario Midali, LAS, Roma 1990, 143-155.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)