Carlo Maria Martini – Don Bosco ci scrive

Il narratore esprime la sorpresa nel ricevere pagine che contengono l’attenzione e l’affetto di Don Bosco per i lombardi nel centenario della sua morte. Don Bosco, a sua volta, ha sempre apprezzato e amato i lombardi, visitando spesso Milano e mantenendo legami stretti con amici, allievi e parenti nella regione. Il narratore condivide l’affetto per Don Bosco, apprezzandone il dinamismo, la laboriosità e il grande amore per i giovani. Esprime inoltre la condivisione del metodo educativo di Don Bosco e del progetto di oratorio come centro per i giovani. Il narratore racconta di un forte bisogno di scrivere alle famiglie in vista del Santo Natale, desiderando visitarle personalmente come Gesù faceva durante il suo ministero terreno. Tuttavia, comprende che è impossibile visitare ogni famiglia individualmente e quindi opta per scrivere a coloro con cui riesce a stabilire un contatto più diretto, come gli ammalati, i carcerati e i giovani in cerca di vocazione. Trova piacere nello scrivere, considerandolo un modo semplice per comunicare vicinanza e condividere preoccupazioni con gli altri.

INDICE

  • Don Bosco ci scrive
  • A proposito di domande
  • Carissimi in Gesù Cristo 
  • La società sarà buona se…
  • Mi rivolgo a voi educatori: ai genitori, agli insegnanti, ai sacerdoti
  • Aiutiamoli a essere uomini veri 
  • Aiutiamoli a rispondere alla loro vocazione
  • Lasciatevi guidare dalla ragionevolezza
  • E i castighi ci vogliono ancora? 
  • Una educazione religiosa autentica
  • Carissimi ragazzi e giovani
  • Carissimi tutti, carissime famiglie

Periodo di riferimento: 1815 – 1987

C. M. Martini, Don Bosco ci scrive, Centro Ambrosiano di documentazione e studi religiosi, Milano 1988.

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