Il 18 dicembre 1859, don Bosco e un gruppo di giovani collaboratori impegnati negli oratori festivi torinesi decisero di fondare una Società o Congregazione dedicata all’istruzione e all’educazione dei più bisognosi, in particolare della gioventù abbandonata. Questo impegno si rifletteva nel programma di vita della nuova società, che aveva come obiettivo principale la promozione della gloria di Dio e la salvezza delle anime attraverso l’istruzione e l’assistenza ai giovani più svantaggiati. Fin dalla prima stesura delle Costituzioni nel 1858, don Bosco aveva chiarito che i destinatari principali dell’opera dei Salesiani erano i giovani poveri e abbandonati. Inoltre, fin dal 1853, don Bosco aveva organizzato un modesto laboratorio per giovani calzolai nella prima istituzione assistenziale-educativa fondata a Torino. Questo impegno si è poi evoluto nel corso degli anni, trasformandosi in vere e proprie scuole professionali e laboratori artigianali, sia in Italia che all’estero. Questo processo di sviluppo è stato lungo e pieno di sfide, ma ha portato alla creazione di istituzioni educative e formative di grande importanza per la gioventù in tutto il mondo.
Periodo di riferimento: 1853 – 1888
J. M. Prellezo, “Dai laboratori fondati da Don Bosco a Valdocco alle “Scuole di arti e mestieri” salesiane (1853-1888)” in «Rassegna CNOS», 25 (2009), 1, 21-36.
Istituzione di riferimento:
Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP)