Alla conclusione giornata di studio “Dono di sé: approccio teologico, spirituale e pedagogico”, i relatori Aldo Giraudo, Wim Collin, Francesca Venturelli rispondone alle domande dei partecipanti.
Le domande dei partecipanti:
- Quali figure di salesiani(e) si potrebbero indicare per un “dono di sé” vissuto apostolicamente?
- Come collocare il tema del dono di sé con il tema del CG28 degli SDB?
- In una società consumistica, edonista e narcisista, come la nostra pastorale può riuscire a introdurre temi del sacrificio, dono di sé…ai giovani d’oggi?
- La spiritualità salesiana è dono radicale di noi stessi a Dio nell’amore. Come coltivare qs spiritualità e difenderci dalla superficialità spirituale?
- Quali gli indicatori per “monitorare” il dono di sé e la sua crescita soprattutto nei giovani?
- Il dinamismo della donazione è graduale? L’esigenza della “radicalità” potrebbe suggerire più la logica dell’ “una volta per tutte”… non della gradualità…
- L’identità dell’educatore salesiano “consacrato al bene dei giovani” è un tema centrale nella spiritualità salesiana del dono?
- Come uscire dal modello che contrappone lavoro e preghiera, apostolato attivo e offerta nascosta di se’?
- Come proporre il “Dono di se” oggi che spesso: la sofferenza è vista come “maledizione”, non vi è una visione di futuro, ci si accontenta del tutto e subito
La giornata di studio è stata organizzata nella collaborazione del Centro Studi Don Bosco e del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice e si è svolta il 21 marzo 2019 all’Università Pontificia Salesiana. La discussione è stata moderata da Michal Vojtáš.