Il Coadiutore, fondamentale sin dai primi giorni, emerge come figura chiave. Il testo evidenzia tentativi fallimentari precedenti al “sogno” di Don Bosco, focalizzandosi su capi esterni, divisione di responsabilità e collaborazioni parziali.
Don Bosco assume il controllo totale dei laboratori per evitare concorrenze e segreti tra i capi. La soluzione ideale, secondo Don Bosco, è unire competenza e coscienza nei capi laboratorio, trovando queste qualità nei suoi giovani religiosi attraverso formazione specifica. Questo modello di religioso-laico, sviluppato in vent’anni, si rivela moderno e ambito dalle aziende.
Periodo di riferimento: 1959 – 1961
A. Auffray, P. Schoeneberger, Don Bosco li volle così i Coadiutori salesiani, Istituto Salesiano Arti Grafiche, Torino 1961.