Col presente studio si vuole contribuire a colmare, almeno in parte, la lacuna che riguarda l’assistenza cattolica a Roma nel 1943/44, presentando la pagina di solidarietà scritta dalle due comunità salesiane presenti sulla tenuta delle catacombe di S. Callisto, compresa fra la via Appia Antica, la via Ardeatina e il vicolo delle Sette Chiese, a poche centinaia di metri dalla moderna via Cristoforo Colombo. La ricorrenza del 50° anniversario della strage delle Fosse Ardeatine avvenuta sul limitare delle catacombe di S. Callisto, e di cui i salesiani furono in un certo senso testimoni e comunque gli scopritori, è uno dei motivi, né marginale, né occasionale, che stanno alla base della presente ricostruzione.
Indice
- 1. Il Problema delle fonti
- 2. Le due comunità salesiane delle Catacombe – La sparatoria del 10 settembre 1943
- 3. Un precedente: l’accoglienza, sofferta ma non avvenuta, del figlio di Dino Grandi
- 4. L’accoglienza a ricercati politici, militari sbandati, giovani renitenti alla leva o al servizio obbligatorio al lavoro ecc.
- [Manca il punto 5]
- 6. Vita dei rifugiati
- 7. Ospitalità agli sfollati
- 8. L’attività partigiana
- 9. La scoperta delle Fosse Ardeatine
- 10. Un’ospitalità che si prolungò negli anni
- APPENDICE n. 1
- APPENDICE n. 2
- APPENDICE n. 3
Periodo di riferimento: 1943 – 1944
F. Motto, “Gli sfollati e i rifugiati nelle catacombe di S. Callisto durante l’occupazione nazifascista di Roma. I salesiani e la scoperta delle Fosse Ardeatine” in «Ricerche storiche salesiane», 13 (1994), 24, 77-142.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano