L’articolo delinea un contesto storico intorno al 1925, quando Pietro Fedele introdusse opere di Don Bosco nei programmi scolastici, suscitando reazioni contrastanti. La “Civiltà Cattolica” elogiò Don Bosco come sicuro per la dottrina, mentre Gentile lo criticò, scatenando una polemica. La discussione evidenzia un conflitto tra idealismo e cattolicesimo e solleva domande sul ruolo di Don Bosco nella pedagogia italiana, sulla natura del suo “sistema preventivo” e sulla sua importanza nel panorama educativo del tempo.
Periodo di riferimento: 1898 – 1989
R. S. Di Pol, “Don Bosco e il sistema preventivo nella pedagogia italiana” in “Orientamenti pedagogici”, 36 (1989) 1, 179-198.