Il concetto di “sistema preventivo” associato a don Bosco come educatore ha una rilevanza che va oltre una semplice azione mirata all’individuo. Questa visione riduttiva ha suscitato critiche, suggerendo un’interpretazione più ampia del ruolo preventivo di don Bosco. La sua prassi educativa si estende anche alla promozione sociale e culturale, con un impegno attivo nella creazione di istituzioni per giovani meno privilegiati. Questa concezione preventiva si inserisce in un contesto più ampio di pensiero e azione del XVIII e XIX secolo, contrapponendosi al modello repressivo. Don Bosco riflette ambivalenze di questo periodo, ma con un’attenzione particolare alla promozione sociale dei giovani emarginati. La sua visione supera le limitazioni del suo tempo, promuovendo un’educazione che mira all’emancipazione e al protagonismo dei giovani proletari. La sua concezione della prevenzione anticipa le forme di marginalità e promuove il riscatto sociale attraverso la consapevolezza e l’educazione. Questi elementi rappresentano la forza della visione sociale preventiva di don Bosco, che continua a essere rilevante anche oggi.
Periodo di riferimento: 1970 – 1980
G. Milanesi, “Educazione e prevenzione” in “Il Sistema Preventivo e l’educazione dei giovani”, LAS, Roma, 1989, pp. 9-24.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana