Giuseppe Castelli riflette sull’esperienza salesiana come laico, esaminando la distanza dagli ideali e l’origine dei suoi comportamenti. Riconosce il merito dell’educazione nel non soffocare le sue istintività, sottolineando un “umanesimo di fondo.” Il documento suggerisce un’apprezzamento per l’educazione ricevuta con consapevolezza delle differenze tra ideali e realtà.
Periodo di riferimento: 1888 – 1986
G. Castelli, “Il laico nella scuola e nella professione” in “Laici nella famiglia salesiana” Atti della XII settimana di spiritualità della famiglia salesiana, Editrice S.D.B., Roma 1986, 202-205.