Il documento riflette sulla rappresentazione poetica della città di Gerusalemme nel Salterio, evidenziando il ricorrente tema che la celebra in diverse prospettive. Gerusalemme è descritta come un luogo paradisiaco, ricco di fiumi, monti, mura e torri maestose, ma la sua vera bellezza risiede nella sua qualità di “città di Dio”. La lontananza da Gerusalemme simboleggia un distacco da Dio e dall’essenza stessa dell’esistenza di Israele. Nonostante le avversità storiche, la fiducia nell’amore costante di Dio rimane inalterata. Nel corso della storia, Gerusalemme evolve da centro politico e religioso a centro spirituale e ideale, simboleggiando la pace divina (Shalom). Salire a Gerusalemme diventa un simbolo di ricerca e godimento di questa pace, con l’auspicio di benedizioni e sicurezza per la città e coloro che la amano. In questo contesto, la città di Gerusalemme nel Salterio diventa un potente simbolo carico di significato spirituale, rappresentando la presenza divina e la speranza di pace e prosperità per il popolo di Israele.
Periodo di riferimento: 2000 – 2015
“Gerusalemme, la città- Grembo” in “Io ho un popolo numeroso in questa città” Atti delle Giornate di Studio sul Primo Annuncio di Cristo in Città 15-21 novembre 2015, Editrice S.D.B., Roma 2016, 237-244.