L’estratto analizza il ruolo della vita religiosa in relazione al concetto tradizionale “non il mondo, ma Dio solo”.Esso evidenzia una trasformazione nella prospettiva cristiana contemporanea, sfidando l’approccio storico di “fuga dal mondo”. Con riferimento al Concilio Vaticano II, emerge un’esigenza di conciliare il principio fondamentale di “Dio solo” con un impegno concreto verso il prossimo e il mondo. Il testo solleva domande significative sulla natura dell’amore del prossimo e del servizio nella vita religiosa, esplorando se essa debba manifestarsi attraverso azioni nel mondo. Il “realismo conciliare” collega strettamente la carità verso Dio al servizio tangibile del prossimo, suggerendo che la vita religiosa può trovare autentico amore per Dio solo abbracciando concretamente l’amore degli uomini.
Periodo di riferimento: 1962 – 1970
Vl. Truhlar, “Vita religiosa e valori terrestri“, in “Per una presenza viva dei religiosi nella Chiesa e nel mondo“, a cura di Agostino Favale, Elledici, Leumann (Torino) 1970, 736-768.