Si affrontano le preoccupazioni sull’arbitrarietà dell’autorità e sull’obbedienza tradizionale, sottolineando l’importanza di una comprensione equilibrata. Si riconosce il progresso nella consapevolezza della dignità umana, sottolineando che la Chiesa deve adattarsi a una società che promuove l’emancipazione e la maturità individuale. Nella riflessione su persona e comunità, si affrontano le antinomie tra di loro e gli screzi tra sudditi e superiori. Si evidenzia la necessità di comprendere la persona come base della comunità, evitando miti collettivi e promuovendo la comprensione reciproca. Infine, si approfondisce il concetto di comunione tra le persone, riconoscendo che la persona umana, distinta ma interconnessa, diviene autentica attraverso l’unità con gli altri. L’amore di sé si sviluppa come volontà del bene comune, e ogni comunità è un tessuto di voleri orientati reciprocamente. Si paragona questa dinamica alla trinità delle persone divine, evidenziando l’eco del mistero divino nella vita umana.