Nonostante le limitazioni dialettiche interne, la ricchezza e la profondità degli insegnamenti monastici sono straordinarie. Il monachesimo rappresenta, per gli Orientali, l’espressione più pura dell’anima della Chiesa. Il testo sottolinea il ruolo essenziale dei monaci come teologi che pregano e incarnano il coraggio di intraprendere l’avventura di immergersi in Dio. Il monachesimo orientale si distingue per la via della Croce, simboleggiata dalla croce stauròs che il monaco abbraccia come segno di maturità spirituale. Questa via implica la rinuncia completa all’individualismo, con l’abbigliamento monastico stesso testimonianza di questa scelta. La vita monastica si permea gradualmente di unione intima con le realtà celesti, con la liturgia, la lettura e la preghiera che si fondono in un raccoglimento unificato, conducendo l’anima a una conformazione sempre maggiore a Cristo.
Periodo di riferimento: 1700
R. F. Esposito, “Monachesimo orientale e comunità religiose nelle chiese della Riforma“, in “Per una presenza viva dei religiosi nella Chiesa e nel mondo“, a cura di Agostino Favale, Elledici, Leumann (Torino) 1970, 57-111.