Il testo esamina il ruolo dei salesiani cooperatori nel contesto dei giovani lavoratori, sottolineando che nonostante gli enunciati siano al presente indicativo, devono essere intesi come norme orientatrici che sollecitano una revisione profonda della vita.
Si evidenzia l’importanza della “riscoperta dell’identità del salesiano cooperatore”, ispirata al pensiero di San Giovanni Bosco, e la necessità di adattarsi alle nuove dimensioni dell’era tecnologica, considerando caratteristiche come l’efficienza produttiva, l’espansione tecnologica e le sfide della società contemporanea. Il testo suggerisce che per essere efficaci nella presenza educativa tra i giovani lavoratori, i salesiani cooperatori devono comprendere e adattarsi alle dinamiche della società tecnologica.
Sommario:
- I. Il cooperatore salesiano è presente tra la gioventù lavoratrice
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- Indicazioni normative e « realtà effettuale»
- La riscoperta dell’identità del salesiano cooperatore Motiva, caratterizza, illumina la sua presenza Tra i giovani lavoratori.
- Indicazioni normative e « realtà effettuale»
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- Le dimensioni dell’era tecnologica condizionano La nostra presenza.
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- Difficoltà in ordine ad una « presenza» cristianamente e salesianamente qualificata tra i Giovani lavoratori.
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- Ostacoli interiori.
- Ostacoli esteriori.
- Motivazione della « presenza » del salesiano Cooperatore nel mondo del lavoro giovanile
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- Finalità della presenza salesiana tra i lavoratori Giovani
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- Presupposti di una presenza salesiana tra i lavoratori giovani con il fine della loro promozione e liberazione integrali
- Presupposti di tipo conoscitivo:
A) conoscenza delle alienazioni operaie;
B) conoscenza delle nuove alienazioni operaie giovanili;
C) conoscenza delle indicazioni magisteriali e pastorali
della chiesa;
D) conoscenza delle forze cattoliche operanti nel settore
operaio. - Presuposti etico-religiosi.
- Presupposti di tipo conoscitivo:
- I caratteri qualificanti dell’azione del salesiano cooperatore tra i giovani lavoratori
- Le manifestazioni pratiche della « presenza »
- a) Linee di azione per una presenza del cooperatore
impegnato in posizione di responsabilità direttive
(aziendale, sindacale, politica); - b) Linee di azione per salesiani cooperatori presenti
negli ambienti di lavoro senza responsabilità direttive
in qualità di operai, tecnici ed impiegati; - c) Linee di azione tra i giovani lavoratori dei Centri
di Cooperatori, sensibili ai problemi del mondo
operaio.
- a) Linee di azione per una presenza del cooperatore
- Presupposti di una presenza salesiana tra i lavoratori giovani con il fine della loro promozione e liberazione integrali
- II. Il cooperatore salesiano risponde alle attese della gioventù lavoratrice
- La speranza oggi nel mondo
- Le speranze nel mondo operaio: attese e delusioni
- Le attere dei giovani lavoratori
- III. Il cooperatore salesiano contribuisce ad un mondo più giusto
- Un mondo « più giusto »?
- L’ingiustizia nel cuore dell’uomo e nelle strutture
- Il contributo dei salesiani cooperatori al « regno di giustizia »
- Testimonianze
- Don Bosco
- Giuseppe Toniolo
- Cooperatori sensibili al problema
- La « loro » voce
- Legislazione vigente
- Tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti (legge 977 del 17 ottobre 1967)
- Determinazione dei lavori leggeri ecc. (Decreto del Pres. della Repubblica n.36 del 4 gennaio 1971)
Periodo di riferimento: 1845 – 1973
Il cooperatore salesiano. È presente tra gioventù lavoratrice, risponde alle sue attese, contribuisce alla realizzazione di un mondo più giusto, Tipografia di Don Bosco, Roma, 1973.
Istituzione di riferimento:
Archivio Salesiano Centrale