L’opera riassume la vita di Simone Srugi, un salesiano coadiutore nato a Nazareth nel 1877, di origine libanese. Rimasto orfano dei genitori all’età di sei anni, è stato cresciuto dalla nonna e successivamente ha intrapreso un percorso con i Salesiani. Ha svolto molte mansioni nella comunità, tra cui sarto, portinaio, gestore di una rivendita e infermiere. La sua attività di infermiere lo ha reso molto rispettato, attirando pazienti da lontano. Durante la Prima Guerra Mondiale, la casa salesiana in cui viveva è stata requisita dai soldati turchi. Simone Srugi è morto nel 1943 a Beit Gemàl, ed è stato considerato una figura di grande risonanza tra i musulmani locali, sebbene fosse cristiano. Nel 1966, è stato dichiarato “Servo di Dio.”
Indice
- Simone Srugi anno dopo anno
- Col Padre degli orfani nella Casa del pane
- Con Don Bosco nella Casa di Gamaliele
- «Annotate i suoi atti: Srugi è un santo»
- «Medicava, e Allàh guidava la sua mano»
- La «piccola via» che lo portò tanto lontano
- I giorni della guerra, del sangue e del perdono
- «Aveva la testa piena di paradiso»
Periodo di riferimento: 1877 – 1966
S. Srugi, Da Nazareth qualcosa di buono, servo di Dio Simone Srugi, Editrice SDB, Roma, 1981.
Istituzione di riferimento:
Archivio Salesiano Centrale