In questo articolo viene messa in risalto come l’iniziativa d’amore di Dio, che è all’origine dell’esperienza di vita consacrata viene percepita dall’individuo come un appello, un invito che attiva e coinvolge tutte le dimensioni della personalità.
Per questo, grazie al contributo della psicologia che non si interessa direttamente del trascendente ma dell’esperienza religiosa dell’individuo, viene sottolineato che non si può dare per scontata una capacità acquisita, statica di amore, si “impara ad amare”, nella concretezza del quotidiano, partendo dall’accettazione della propria fragilità. La capacità di amare diviene così un processo dinamico.
INDICE
- 1. All’origine dell’esperienza di vita consacrata: un’iniziativa e una risposta
- 2. Per un significato condiviso del termine “amore”
- 3. Distinguere tra ideale e processo
- 4. Il processo di “imparare” ad amare il quotidiano
- 5. Imparare ad amare nelle situazioni di conflitto e di frustrazione
Periodo di riferimento: 2005
M. Stevani, “La vita consacrata come esperienza peculiare di crescita nell’amore. Aspetti psicodinamici e relazionali coinvolti in questa specifica forma di vita” in “Quaderni di Spiritualità Salesiana. Nuova serie 5“, LAS, Roma 2005, 104-118.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)