Quando Laura del Carmen Vicuña conclude la sua vicenda terrena, il 22 gennaio 1904, ha 12 anni, 9 mesi e 17 giorni. Breve il tempo di vita che le è stato regalato e ancora più breve quello entro il quale ha maturato e portato a pieno compimento il cammino della sequela Christi. Nonostante le limitazioni dovute al tempo e all’età, la Chiesa non ha esitato a riconoscere le virtù eroiche da lei vissute e a proporla come modello di vita cristiana soprattutto ai giovani e, il 3 settembre 1988, l’ha proclamata beata.
La sua vicenda religiosa ha inizio quando a nove anni entra come educanda, con la sorella Giulia di sei anni, nel piccolo collegio delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Junin de los Andes (Argentina) per essere educata e istruita. Orfana di padre, nel 1899 aveva lasciato il Cile e, valicate le Ande, era giunta con la mamma e la sorellina in Argentina, in cerca di una conveniente sistemazione economica. Donna Mercedes aveva trovato alloggio e protezione presso un facoltoso terriero, Manuél Mora, che le garantiva l’appoggio finanziario; in seguito la situazione di convivenza che si creerà diverrà fonte di sofferenza sia per lei che per Laura.
INDICE
- 1. Il volto umano di Laura
- 2. Il volto ascetico di Laura
- 2.2. La sua risposta alla proposta di Dio
- 2.3. L’ora della prova
- 3. Radicali scelte di vita
- Conclusione
Periodo di riferimento: 2004
M. Dosio, Laura Vicuña: l’impegno e il dono di sé, LAS, Roma 2004 (Quaderni di spiritualità salesiana, 3), 73-85.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)