Pietro Braido – “La prassi di Don Bosco e il Sistema Preventivo. L’orizzonte storico” in “Il Sistema Preventivo verso il Terzo Millennio. Atti della XVIII Settimana di spiritualità della Famiglia Salesiana. Roma. Salesianum 26-29 gennaio 1995”

Tutta la prassi «educativa» di Don Bosco, un’ intera vita consacrata ai giovani, è «preventiva». Essa, infatti, è essenzialmente progettuale, previsionale e propositiva, impegnata nel presente a garantire il futuro, temporale e spirituale, dei giovani, di ciascun giovane, e della società civile e religiosa, in cui sono chiamati ad operare; e, correlativamente, a predisporre istituzioni e persone (SDB, FMA, Cooperatori) disponibili ad assicurare continuità e dinamicità a tale impegno. Ancor prima don Bosco aveva inserito i laici nel suo lavoro in favore degli oratori. «Pii signori di Torino» collaborano nelle prime scuole festive e serali (MO 184, Cenno storico e Cenni storici). Laici e laiche sono membri di commissioni, promotori e promotrici delle lotterie da lui organizzate (Cenno storico ed Elenchi vari del 1852, 1857, 1862, 1865, 1866).

INDICE

  • Introduzione
    • Il preventivo: un progetto, una vita
    • I documenti della riflessione e della prassi
    • Risposta globale alle esigenze dei giovani
    • Esigenze di oggettività per la storia e l’attualizzazione
    • Sussidi bibliografici
  • 1. La condizione giovanile e l’urgenza preventiva
    • 1.1 «La classe più pericolante e più pericolosa della
      civile Società»
      • 1.2 La condizione giovanile direttamente sperimentata
      • 1.3 II pianeta «giovani»
      • 1.3.1 Giovani e società
      • 1.3.2 Sette e irreligione
      • 1.3.3 Giovani «selvaggi»
      • 2. Possibilità: le forze in campo
      • 2.1 Gerarchia dei fattori 
      • 2.2 Tensioni e provocazioni del «preventivo»
    • 3. Fini, contenuti, programmi 
      • 3.1 Programmi unitari e articolati
      • 3.2 Le articolazioni fondamentali
      • 3.2.1 Religione, fondamento e anima
      • 3.2.2 Per una piena umanizzazione
      • 3.2.3 La dimensione affettiva
    • 3.3 Fondamentali virtù giovanili in proiezione adulta
  • 4. Le istituzioni
  • 5. Il momento pratico-operativo: il «metodo» preventivo
    • 5.1 Prevenire e assistere con intelligenza, fede e amore
    • 5.2 Operatività realista
    • 5.3 Interventi differenziati
    • 5.4 Amore paterno, materno, fraterno
    • 5.5 I mezzi della grazia salvifica
    • 5.6 Integrazione affettiva di responsabilità e gioia
  • 6. Gli operatori – gli «educatori»
    • 6.1 «Consacrati» a Dio e ai giovani
      • 6.1.1 I salesiani
      • 6.1.2 Le Figlie di Maria Ausiliatrice
      • 6.2 Gli «esterni» ecclesiastici e laici
      • 6.2.1 I Cooperatori
      • 6.2.2 Gli ex-allievi
      • 6.2.3 Benefattori, collabori, operatori

Periodo di riferimento: 1845 – 1885

P. Braido, “La prassi di Don Bosco e il Sistema Preventivo. L’orizzonte storico” in “Il Sistema Preventivo verso il Terzo Millennio. Atti della XVIII Settimana di spiritualità della Famiglia Salesiana. Roma, Salesianum 26-29 gennaio 1995”, LAS, Roma 1995, 119-177.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)
Università Pontificia Salesiana (UPS)

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