II «sistema educativo» o, più comprensivamente, /’esperienza preventiva di Don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. E ovvio che la sua vitalità perativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento (l’approfondimento e l’adattamento) nella continuità. Il rinnovamento resta affidato al persistente e ripetuto impegno teorico e pratico dei singoli e delle comunità. È compito sempre aperto. La continuità, invece, può essere assicurata soltanto dall’alacre confronto con le origini. Iniziare al vivificante contatto con le «radici» primitive dell’esperienza preventiva e dei suoi tratti fondam entali è lo scopo della presente
rapida sintesi. Essa, quindi, non intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma, semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente condizionati e limitati, dai quali, soltanto, derivano validità e credibilità progetti presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi. E una condizione ineludibile perché possa verificarsi, senza arresti o soluzioni di continuità, la legittima aspirazione di operare «con Don Bosco e coi tempi».
INDICE
- Cap. 1: I tempi di Don Bosco
- 1. Elementi di trasformazione in campo politico
- 2. Situazioni nel campo religioso
- 3. Elementi di trasformazione nel campo socio-economico
- 4. Trasformazioni sul piano culturale, educativo, scolastico
- Cap. 2: L’idea «preventiva» inquietudine del primo Ottocento
- 1. Prevenzione politica
- 2. Prevenzione sociale: pauperismo e mendicità
- 3. Prevenzione nel campo penale
- 4. Educazione come prevenzione e prevenzione nell’educazione
- 5. La religione mezzo di prevenzione
- Cap. 3: Alcuni protagonisti
- 1. I fratelli Cavanis
- 2. Lodovico Pavoni
- 3. Marcellino Champagnat
- 4. Teresa Eustochio Verzeri
- 5. Adolfo Kolping
- 6. Lodovico da Casoria
- 7. Giuseppe Timon-David
- 8. Leonardo Murialdo
- 9. Luigi Guanella
- Cap. 4: La singolarità pedagogica di Don Bosco
- 1. Sintesi biografica
- 2. Fonti per la ricostruzione del «sistema preventivo» di Don Bosco
- Cap. 5: La «formazione pedagogica» di Don Bosco
- 1. La madre
- 2. La prima formazione scolastica
- 3. Il Seminario di Chieri
- 4. Il Convitto Ecclesiastico di Torino
- 5. Le principali figure della «riforma» cattolica
- 6. L’esperienza degli «oratori»
- 7. I rapporti con i Fratelli delle Scuole Cristiane
- 8. Don Bosco e il pensiero educativo di F. Aporti
- 9. Don Bosco e i pedagogisti de «L’Educatore Primario»
- 10. «Il sistema preventivo nella educazione della gioventù»
- 11. L’amore come anima del processo educativo
- 12. L’impatto con la gioventù torinese
- Cap. 6: Le opere, il cuore, lo stile
- 1. Le opere
- 2. La personalità e lo stile
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- 2.1. Tradizione e modernità
- 2.2. Realismo, prudenza, fermezza
- 2.3. Magnanimità e concretezza
- 2.4. «Tutto consacrato»
- 2.5. Uomo di cuore
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- Cap. 7: La scelta dei giovani: tipologia sociale e psico-pedagogica
- 1. Elementi di sociologia giovanile
- 2. Elementi di «psicologia giovanile»
- 3. Principi di teologia della gioventù e dell’educazione
- Cap. 8: Proposte di intervento per ragazzi in particolari difficoltà
- 1. Don Bosco e i giovani carcerati e corrigendi della «Generala»
- 2. Interessamento di Don Bosco per i giovani in difficoltà
- 3. Trattative di Don Bosco per la gestione di istituzioni a carattere rieducativo e correzionale
- 4. Il «progetto preventivo» per «giovani pericolanti»
- Cap. 9: L’educazione dell’antico uomo «rinnovato» «secondo i bisogni dei tempi»: il cristiano e il cittadino
- 1. Sintesi di tradizione e novità
- 2. Il profilo dell’uomo tradizionale rinnovato
- Cap. 10: Le dimensioni pedagogiche fondamentali
- 1. L’ideale del «buon cristiano» e dell’«onesto cittadino»: la preoccupazione dell’integralità educativa
- 2. La dimensione religiosa e la pedagogia dei sacramenti
- 3. Sistematica opera di isruzione e di riflessione
- 4. Iniziazione al «sensus Ecclesia?» e fedeltà al Papa
- 5. La prospettiva dei «Novissimi»
- 6. La pedagogia del dovere
- 7. L’esercizio pratico delle virtù cristiane: carità, mortificazione, obbedienza, castità, buona educazione
- Cap. 11: «Questo sistema si appoggia tutto sopra la ragione, la religione, e sopra l’amorevolezza»
- 1. La sintesi metodologica dell’amore
- 2. Pedagogia della «presenza»
- Cap. 12: La «famiglia» educativa
- 1. Stile di famiglia
- 2. Struttura familiare
- Cap. 13: La pedagogia della gioia e della festa
- 1. La gioia
- 2. Le feste
- 3. Teatro
- 4. Musica e canto
- 5. Escursioni
- Cap. 14: Amore esigente. «Una parola sui castighi»
- 1. La disciplina nella pedagogia dell’amore
- 2. La correzione
- 3. I castighi
- 4. L’espulsione
- 5. I premi
- Cap. 15: Le «istituzioni educative»
- 1. L’Oratorio
- 3. Il piccolo seminario
- 4. La scuola cattolica
- 5. Preparazione degli educatori
Orientamenti bibliografici essenziali
Periodo di riferimento: 1815 – 1988
P. Braido, L’esperienza pedagogica di Don Bosco , LAS, Roma 1988.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)