Giovanni Paolo II ha coniato l’antitesi: “cultura di vita” – “cultura di morte” per designare la dialettica dagli esiti contraddittori del vivere contemporaneo.
I giovani sono immersi in questo tipo di cultura, e per i processi di socializzazione e la fragilità della personalità in formazione ne assumono le contraddizioni e ne vivono le ambiguità con dirompente drammaticità. Di qui il tema del presente contributo: “Il vissuto giovanile tra cultura di vita e cultura di morte”. Esso si pone realisticamente davanti alla domanda per lo più inespressa di felicità, di vita, di speranza del giovane d’oggi e si interroga sulla risposta educativa, inculturata e significativa per le nuove generazioni.
Indice:
- 1. L’accezione privilegiata di cultura
- 2. Cultura di vita – Cultura di morte
- 3. I diversi livelli di lettura
- 4. Per una rilettura propositiva
- 5. La “riserva escatologica”
Periodo di riferimento: 1952 – 1989
C. Barberi, Cultura di vita – cultura di morte: radici, significati e diversi livelli di lettura, in Colloqui sulla Vita Salesiana 18, Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta-Roma, 1999, 17-29.