Il crescente interesse per la storia delle istituzioni educative ha incentivato la pubblicazione di fonti e studi. Accanto ai documenti normativi, burocratici e informali serbati dagli Istituti religiosi, vanno segnalate delle fonti inedite, sicuramente non viziate da intenti apologetici, e cioè le relazioni delle visite ispettive conservate nel fondo del Ministero della Pubblica istruzione (MPI) dell’Archivio centrale dello Stato a Roma (ACS). Dal 1875 le ispettrici governative ebbero l’incarico di visitare gli educatori femminili e riferire sull’andamento dei convitti e sulla qualità dell’istruzione impartita. Esse rivelarono un atteggiamento spesso diffidente, sia verso la qualità dell’insegnamento e dell’educazione, che riguardo al senso patriottico, ritenuto a priori carente a causa del Risorgimento. D’altra parte le religiose, e tra esse le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), gradualmente acquisirono i requisiti per rendersi idonee a gestire istituzioni educative, mentre occupavano pure i posti di maestre elementari comunali, prima supplendo alla carenza di maestre laiche e ben presto sperimentandone la concorrenza. Le relazioni autografe, inedite, delle ispettrici governative rivelano la mentalità condivisa negli ambienti ministeriali, le categorie di valutazione dell’efficacia scolastica ed educativa, le preoccupazioni didattiche, disciplinari, igieniche. La pubblicazione dei documenti concernenti le FMA fornisce materia prima per lumeggiare un aspetto di storia educativa da intrecciare con altre fonti. I giudizi su ambienti distanti come il Piemonte o la Sicilia rivestono un notevole interesse sia per le diverse personalità degli esaminatori, sia per le religiose. Gli aspetti esaminati dalle ispettrici erano fissati nel Regolamento e riguardavano il «casamento», cioè l’edificio, la direzione, l’educazione religiosa e morale (che includeva le osservazioni sulla disciplina, le relazioni interpersonali e la didattica), l’educazione fisica e l’igiene, i libri di testo, le insegnanti, il materiale didattico. Inoltre si registrava il numero delle allieve, i titoli di studio delle insegnanti, il livello sociale delle destinatarie dell’istituto, la qualità dell’edificio e del materiale didattico. I testi delle relazioni autografe sulle FMA riguardano Nizza Monferrato (AT), Vallecrosia (IM), Chieri (TO), Novara, Lugo (RV), Casale Monferrato (AL), Conegliano Veneto (TV), Roma, Alì Marina, Bronte (CT), Trecastagni (CT), Alessandria nel periodo 1884-1902.
Periodo di riferimento: 1884 – 1902
Grazia Loparco – L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia attraverso le ispezioni governative (1884-1902), in Ricerche Storiche Salesiane (2002)40, 49-106.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano