La disponibilità dell’archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede ha aperto la via alla ricerca di documentazione relativa alle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Tra il 1901 e il 1904 il S. Uffizio esaminò le consuetudini e le norme che regolavano l’aggregazione dell’Istituto alla Congregazione Salesiana, come pure alcuni ricorsi molto critici nei confronti della prassi vigente. Le confessioni, l ’eccessiva dipendenza giuridica e amministrativa dai superiori salesiani e la violazione di alcuni diritti episcopali costituirono i maggiori capi d ’accusa, rimbalzati dalla S. Congregazione dei Vescovi e Regolari al S. Uffizio. La disamina effettuata nel 1902 dal redentorista van Rossum, integrata da altre testimonianze, gettava le basi della separazione giuridica e dunque dell’autonomia dell’Istituto che si sarebbe realizzata, non senza preoccupazioni, ma con frutti positivi, dopo il 1906, anno in cui furono riscritte le Costituzioni delle FMA.
- Contestualizzazione e rilevanza degli antecedenti inediti
- Documentazione presso l’ex S. Uffizio
- Le accuse e le questioni sottoposte alla S. Sede
- Valutazione del van Rossum: «Magnis malis magna remedia»
- Le osservazioni dei consultori della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari
- Il seguito della questione
Periodo di riferimento: 1901 – 1904
G. Loparco, “FMA e Santa Sede. Inediti sugli antecedenti della separazione giuridica dai salesiani (1901-1904)” in «Rivista di Scienze dell’Educazione», 50 (2002) 2, 243-256.
Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”