Con la liberazione di Milano il 25 aprile 1945 si concludeva, dopo venti mesi di lotta, la resistenza italiana contro il fascismo e le truppe di occupazione tedesche. Sei mesi dopo, il 22 ottobre, don Pietro Berruti, vicario del Superiore generale dei Salesiani, scrivendo al superiore di Roma perché invitasse i suoi confratelli a mettere per iscritto quanto era stato fatto
«per venire incontro ai gravissimi bisogni dell’ora presente».aggiungeva: «Sappiamo per esperienza che i Salesiani sono assai pronti a fare il bene a costo anche di gravi sacrifici, ma che sono piuttosto ritrosi, e alle volte del tutto refrattari, a stendere
la relazione di ciò che fanno».
INDICE
- I. La resistenza e i salesiani in Italia
- Don Bosco, i Salesiani e la politica
- Forme di solidarietà e di carità cristiana verso la popolazione dopo l’8 settembre 1943
- Forme di assistenza al movimento partigiano e antifascista
- II. L’istituto salesiano S. Ambrogio negli anni 1943-1945
- Relativa tranquillità anche dopo l’8 settembre 1943
- L’azione di don Francesco Beniamino della Torre ( 1944-1945)
- III. L’ospitalità al CLNAI
- Un precedente: l’accoglienza del congresso clandestino delle federazioni regionali del PLI ( 11 gennaio 1945)
- La seduta del 29 marzo 1945
- La storica riunione del 25 aprile 1945
- IV. Episodi insurrezionali minori
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1943 – 1945
F. Motto, Storia di un proclama Milano 25 aprile 1945: appuntamento dai Salesiani, LAS, Roma 1995.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)