Nella Polonia, che scomparve nel 1795 dalla carta politica dell’Europa e vi riapparve nel 1918, la Società Salesiana incominciò la sua attività nel 1892 a Miejsce, paese sperduto, nella diocesi di Przemysl, della regione Galizia, all’epoca politicamente appartenente all’impero Austro-Ungarico. A fondarla fu uno dei primi salesiani polacchi don Bronisiaw Markiewicz, che per motivi di forti contrasti con i Superiori di Torino, inerenti all’interpretazione e all’applicazione nella prassi del carisma salesiano in un altro contesto sociale e culturale, decise di fondare una propria congregazione religiosa, rifacendosi allo spirito originario di don Bosco, e lasciò i salesiani nel 18973.
Il governo della Congregazione reagì con tempestività a questa spiacevole situazione, accogliendo l’anno successivo una richiesta pervenuta dal vescovo di Cracovia, mons. Jan Puzyna, futuro cardinale, di incominciare nuovamente l’apostolato salesiano tra i polacchi ad Oswicim, una piccola città della Galizia, sotto il dominio austriaco.
Indice:
- 1. Contesto socio-politico e religioso del lavoro educativo dei salesiani in Polonia
- 2. Istruzione professionale
- 3. Scuole medie superiori
- 4. Seminari ecclesiastici minori
- 5. Scuole elementari
- 6. Convitti scolastici
- 7. Riconoscimento statale delle scuole private
- Conclusioni.
Periodo di riferimento: 1795 – 1939
W. Witold Zurek, Le scuole salesiane tra le due guerre mondiali come risposta ai bisogni del popolo in un periodo di significativi cambiamenti sociali e culturali, in «Sviluppo del carisma di don Bosco fino alla metà del secolo XX. Atti del Congresso Internazionale di Storia Salesiana, Roma, 19-23 novembre 2014», LAS, Roma, 2016, 46-61.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano