Don Bosco pubblica la Vita del giovanetto Savio Domenico nell’aprile 1859 come fascicolo della collana mensile “Letture Cattoliche”, giunta al suo sesto anno di attività. Con questo piccolo e importantissimo libro si può considerare chiuso il primo periodo dell’azione pastorale e educativa del santo. Pochi mesi dopo, infatti, il 18 dicembre, si costituirà ufficialmente la Società Salesiana, e inizierà una nuova fase della vita di don Bosco, quella che lo vedrà fondatore di famiglie religiose, consolidatore e diffusore di un’opera che da Torino sarà esportata a livello mondiale con successo crescente.
Per comprenderne l’importanza pedagogica e spirituale, dobbiamo collocare questo libro nell’insieme dell’esperienza educativa di don Bosco, che a sua volta va iscritta all’interno del più vasto fenomeno sociologico dell’emergenza della classe giovanile nelle società europee di metà Ottocento.
INDICE
- 1. La situazione culturale e sociale in cui don Bosco scrive
- 2. La “Vita” di Domenico Savio nella produzione letteraria di don Bosco
- 3. Il lettore previsto da don Bosco e le intenzioni dell’autore
- 3.1. I destinatari della “Vita” nella mente dell’autore
- 3.2. L ’intenzionalità formativa o edificante della Vita
- 4. Le difficoltà dell’interpretazione e il rispetto per le intenzioni dell’autore.
Periodo di riferimento: 1844 – 1880
A. Giraudo, Il contesto, le intenzioni dell’autore e i livelli d’interpretazione, in Domenico Savio raccontato da don Bosco: riflessioni sulla Vita. Atti del Simposio, LAS, Roma 2005, 31-60.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)